Illuminazione pubblica: dall'Anci le Linee guida per risparmiare energia e soldi pubblici
Ancitel Energia & Ambiente ha pubblicato un documento che fornisce ai Comuni una serie di indicazioni su come migliorare l'efficienza energetica dei sistemi di illuminazione pubblica. Le Linee guida, in particolare, contengono consigli su come effettuare un audit energetico e un confronto tra le diverse tecnologie presenti sul mercato
29 January, 2013
Ancitel Energia e Ambiente ha presentato a Roma le Linee guida operative per la gestione degli impianti di illuminazione pubblica. Il documento, che per esteso si intitola “Linee Guida per la predisposizione di Capitolati Tecnici comunali finalizzati a promuovere la fornitura di energia elettrica, l’esercizio e la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti pubblici, le opere di adeguamento normativo e di riqualificazione tecnologica degli impianti stessi” (vedi allegato) punta a fornire alle amministrazioni comunali una serie di indicazioni tecniche per gestire in modo più efficiente l'illuminazione pubblica, tagliando la bolletta energetica e riducendo le emissioni di gas serra.
«L'illuminazione pubblica costituisce oggi una delle voci maggiori della spesa energetica dei Comuni, le cui disponibilità economiche e competenze tecnico-scientifiche non sono talvolta sufficienti a consentire l'attuazione di politiche energetiche efficienti – ha commentato Filippo Bernocchi, delegato ANCI Energia e Rifiuti - Partendo da queste premesse Ancitel Energia & Ambiente ha strutturato e lanciato questo progetto al fine di promuovere l'efficienza energetica nel settore attraverso il coinvolgimento diretto dei Comuni che saranno in definitiva i beneficiari dell'attività di ricerca, sperimentazione e dei risultati che ne conseguiranno».
Questi i contenuti principali delle Linee guida: affidamento e gestione del servizio;
tecnologie per l’efficientamento degli impianti; riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2;
audit e diagnosi energetica; piano economico finanziario e Capitolato. Una particolare attenzione è dedicata al confronto, attraverso una serie di casi di studio, tra le diverse tecnologie e i rispettivi consumi: una lampada a vapori di mercurio da 125 Watt (Hg 125 W), ad esempio, costa solo 34 euro, ma richiede in media 117 euro l'anno per i costi di alimentazione e manutenzione. Sistemi più efficienti, come le lampade a vapori di sodio, a ioduri metallici o a LED, permettono invece di abbattere notevolmente i consumi (fino a 55 euro l'anno per i LED), pur richiedendo un investimento iniziale più importante.
Una delle possibilità presentate prevede invece l'installazione di un regolatore di flusso a una lampada a vapori di sodio da 150 Watt. Si tratta di un dispositivo che permette di regolare a distanza l'intensità del flusso luminoso per ogni singolo punto luce, abbassandola, ad esempio, nelle ore notturne (quando il passaggio di pedoni e automobili è fortemente ridotto, per lo meno in determinate zone). «Grazie a queste caratteristiche, mediamente si riesce ad ottenere un risparmio energetico tra il 35% ed il 40% - si legge nelle Linee guida - Tale aspetto permette di aumentare anche la vita utile della lampada e di conseguenza ridurre i costi di manutenzione». A fronte di un costo iniziale stimato da Ancitel in 400 euro, con un regolatore di flusso il consumo annuo di energia si aggira in media sugli 83 euro. Per installare una lampada a vapori di sodio da 150 W senza regolatore bastano 280 euro, ma la spesa energetica arriva mediamente a 138 euro l'anno. In altri termini, basta poco più di un anno per ammortizzare l'investimento iniziale (la vita media di un regolatore di flusso si aggira intorno ai 10 anni).
Al di là degli aspetti tecnici, poi, il documento sottolinea l'importanza dell'audit energetico, utile a fornire un quadro generale dell’efficacia, dello stato di conservazione e dell’efficienza di un impianto di illuminazione pubblica. Si tratta del primo passo, spiega Ancitel, per individuare i possibili interventi di efficientamento energetico. Le Linee guida, infine, riportano una serie di indicazioni per ottimizzare i consumi energetici dei semafori, come l'impiego della tecnologia LED.