Norme salva-Ilva: la Consulta riunisce i ricorsi della Procura. Prima udienza il 13 febbraio
Il ricorso contro il decreto 207 e la relativa conversione in legge 231 (salva Ilva). La Corte Costituzionale ha deciso di riunire i due procedimenti. Per il conflitto di attribuzione è stata fissata l'udienza di ammissibilità il 13 febbraio 2013
30 January, 2013
La Corte Costituzionale ha riunito i due procedimenti aperti dalla Procura di Taranto sulle norme salva Ilva. Le norme volute fortemente dal Ministro Clini consentono al siderurgico tarantino di continuare a produrre nonostante i pareri contrari della magistratura. L'udienza sulla ammissibilità dei ricorsi è stata fissata il 13 febbraio prossimo.
Il primo procedimento relativo al decreto Legge n.207 depositato nel dicembre scorso, riguarda il ricorso della Procura di Taranto (e rimesso direttamente alla Consulta) circa il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato. La norma del decreto prevarica sia la sentenza di disastro ambientale che la disposizione del sequestro delle sei aree a caldo.
Il secondo ricorso presentato l'8 gennaio solleva invece l'eccezione di incostituzionalità della Legge 231 salva-Ilva. E' stata presentata dalla Procura al Tribunale del Riesame, un tribunale esterno e che ha sede presso le sedi delle corti di Appello. Il Tribunale ha dato ragione alla Procura e anche la decisione del gip, in qualità di secondo grado di giudizio, ha seguito la linea del Tribunale.
"La Corte - ha affermato il neo presidente della Consulta, Franco Gallo in occasione del suo insediamento - farà di tutto per accelerare i tempi della decisione, utilizzeremo quasi sicuramente la norma del nostro regolamento che prevede la riduzione a metà dei termini. Solo che abbiamo avuto finora, non per colpa dei giudici rimettenti - ha aggiunto - il conflitto di attribuzione fra pm ed esecutivo sul decreto. Per il conflitto abbiamo già fissato l'udienza di ammissibilità il 13 febbraio".
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