Sacchetti, decreti attuativi approvati dal Senato: no agli additivi
Ferrante e Della Seta: "Parere positivo in Senato al decreto attuativo del Ministero dell'Ambiente che stabilisce definitivamente le caratteristiche tecniche degli shopper consentiti, escludendo ogni possibilità di ricorso ad additivi chimici di qualsiasi genere". Il testo approvato
05 February, 2013
Il Senatore Francesco Ferrante annuncia l'approvazione in Senato dei tanto attesi decreti attuativi che regoleranno la commercializzazione dei sacchetti: "In zona Cesarini va in porto l'atto necessario per rendere finalmente l'Italia il primo paese europeo plastic free nel comparto degli shopper. E' stato infatti dato parere positivo in Senato al decreto attuativo del Ministero dell'Ambiente che stabilisce definitivamente le caratteristiche tecniche degli shopper consentiti, escludendo ogni possibilità di ricorso ad additivi chimici di qualsiasi genere, e con il quale scattano i termini e i tempi per comminare le sanzioni a chi intende continuare ad inquinare con i sacchetti fatti con la vecchia plastica".
Lo dichiarano i senatori del Pd Francesco Ferrante e Roberto Della Seta. "Il decreto attuativo - continuano i senatori del Pd - è l'ultimo atto della nostra legislatura, che arriva a conclusione di una vicenda fin troppo lunga iniziata nel 2007 con l'approvazione della norma che prevedeva il divieto di commercializzazione di shopper non biodegradabili".
"E' significativo che oggi il Ministro per lo Sviluppo economico francese Arnaud Montebourg abbia dichiarato che il proprio paese si appresta a seguire l'esempio italiano. Ora il Governo comunicherà alla Commissione Europea il decreto e scatteranno i termini affinché finalmente si possano applicare le sanzioni che renderanno illegale la commercializzare di shopper fatti col petrolio e che inquinano l'ambiente per decenni".
Quali sacchetti potranno essere commercializzati
È consentita la commercializzazione dei sacchi per l’asporto delle merci rientranti in una delle seguenti categorie:
a) sacchi monouso per l’asporto delle merci, biodegradabili e compostabili, conformi alla norma armonizzata UNI EN 13432:2002;
b) sacchi riutilizzabili composti da polimeri diversi da quelli di cui alla lettera a) che abbiano maniglia esterna alla dimensione utile del sacco:
b.1. con spessore superiore a 200 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno 30 per cento se destinati all'uso alimentare;
b.2. con spessore superiore a 100 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 10 per cento se non destinati all’uso alimentare;
c) sacchi riutilizzabili composti da polimeri diversi da quelli di cui alla lettera a) che abbiano maniglia interna alla dimensione utile del sacco:
c.1. con spessore superiore ai 100 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno 30 per cento se destinati all'uso alimentare;
c.2. con spessore superiore ai 60 micron e contenenti una percentuale di plastica riciclata di almeno il 10 per cento se non destinati all’uso alimentare.
2. È altresì consentita la commercializzazione dei sacchi riutilizzabili per l’asporto delle merci composti da carta, da tessuti di fibre naturali, da fibre di poliammide e da materiali diversi dai polimeri.
Le prime reazioni
"Improvvisamente la commissione ambiente del Senato ha dato parere favorevole ad un Decreto Ministeriale che confligge con la missione ed il ruolo della stessa Commissione - afferma Claudio Maestrini, Presidente di AssoEcoPlast in una nota - tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini. Tra lo sbigottimento generale, è stato dato parere favorevole alla messa fuori legge delle buste biodegradabili, preferendo tutelare la sola plastica compostabile. Un decreto che la Comunità europea potrebbe rispedire pari pari al mittente, poiché sullo stesso tema si è già espressa negativamente per ben due volte”.
(Leggi il comunicato completo)
In allegato il testo completo approvato in Senato
10 commenti
Scrivi un commentoSalvo
13.02.2013 10:02
http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=373849
ma quindi??? la Camera dice il contrario del Senato?!
antonio
11.02.2013 09:02
Questa faccenda non è solo Lobby, ci sono delle vere e proprie vergognose incopatibilità .
Oltre alla creazione di un monopolio poichè l'unica azienda che può produrre i sacchetti come previsto dal decreto si chiama Novamont, esiste un enorme conflitto di interessi di parlamentari che hanno approvato il decreto. La votazione in commissione è nulla. Infatti:
Legambiente l'associazione di cui Ferrante E Della Seta sono membri della segreteria nazionale, quindi amministratori a tutti gli effetti e partner commerciale di Novamont.
• . Come possono, Ferrante e Della Seta intascare nella veste di membri della segreteria nazionale di Legambiente i sostanziosi finanziamenti di Novamont (i quattrini spesso confluisco in fondazioni create da Legambiente e dirette da dirigenti nazionali che poi percepiscono laute indennità e rimborsi…….) e poi discutere, condizionare , approvare, in commissione ambiente del senato , norme che non solo vedono coinvolta la società Novamont in senso lato ma che La favoriscono in modo univoco (conoscendo benissimo al contrario degli altri commissari le conseguenze di quello che approvano)
• Come può Ferrante approvare in commissione ambiente del senato norme che favoriscono Novamont la cui AD Katia Bastioli è Presidente della società kyoto club di cui egli è Vicepresidente.
• Come può Realacci occuparsi di questioni che riguardano Novamont quando la società e socio sostenitore (fornisce denari) della sua fondazione Symbola e la AD Katia Bastioli e membro del comitato scientifico, sempre di Symbola. Vedremo cosa farà Realacci al passaggio del decreto alla Camera dei Deputati se ci arriva…...
M
08.02.2013 10:02
Senza perderci in chiacchiere.Le associazioni devono muoversi appena l'atto verrà notificato all'UE per esprimere pareri e non solo, anche le aziende possono inviare il loro parere (sopratutto chi esporta)...
Di seguito la procedura 98/34/CE
http://ec.europa.eu/enterprise/tris/public_info/index_it.htm
E ricordiamoci: La libera circolazione delle merci all'interno dell'UE!
07.02.2013 11:02
Buongiorno, inutile parlare di ambiente pulito quando la politica del compostaggio spinge la distruzione dei sistemi ambientali di mezzo mondo. Comunque vi rivolgo una domanda: qualora fosse approvata al parlamento tale decreto, le sanzioni si riferiscono alla commercializzazione da quel momento in poi? Possiamo sino all'approvazione di questa continuare a produrre e commercializzare senza incorrere a sanzioni??
G.Gamberini
07.02.2013 09:02
Il signor Ferrante,che per fortuna dallo scenario parlamentare è già stato escluso,nel suo furore falsamente"ambientalista"sa bene di dire cose non vere quando afferma che col decreto attuativo approvato in Commissione Ambiente al Senato il divieto di commercializzazione di tutto quanto non è compostabile(sic!)e il sistema sanzionatorio diventano definitivamente e immediatamente applicabili.Quel decreto infatti deve ancora essere vagliato dall'analoga Commissione della Camera,e poi andrà notificato a Bruxelles(dove già sappiamo che le perplessità di merito sono rilevanti)e fino a quando la UE non esprimerà eventuale parere positivo non potrà entrare in vigore!
Sottotutta
06.02.2013 22:02
Finalmente! Sono contentissimo! Ora lo spettacolo puo' avere inizio :) viva chi ha investito e si è battuto contro le plastiche inquinanti! W la carta!
mariano
06.02.2013 14:02
Mi auguro che alle prossime elezioni questi personaggi "Ferrante e Della Seta & compagni"spariscano dalla scena politica. Promettono di far partire l'economia facendo chiudere aziende e lasciando senza lavoro i dipendenti. Non è questo il modo di fare politica e incentivare il lavoro,obbligando i consumatori e le aziende ad utilizzare e produrre sacchetti in Biopolimeri,creando una legge solo ad uso esclusivo per l'Italia (MATERBI')per abolire l'utilizzo di sacchetti tradizionali. Perchè dobbiamo essere noi i pionieri dell'ambiente,cosa dobbiamo dimostrare al mondo?
Solamente che siamo dei fessi ,perché non riusciamo a ragionare con la propria testa,ma siamo condizionati dalle parole degli ambientalisti estremisti.
Pensate che l'Italia riesca a risolvere il problema mondiale dei rifiuti,obbligando solamente il consumatore Italiano a utilizzare i sacchetti di biopolimeri, quando ancora nella maggior parte del territorio non sanno come fare la raccolta differenziata.
Che senso ha utilizzare un sacchetto in biopolimero con quel che costa e da dove proviene la materia prima,che una volta utilizzato (se non si rompe prima) serve per la raccolta differenziata della frazione umida e così diventa humus anche il sacchetto., ma abbiamo bisogno così tanto di humus ?
Ma lo sapete che il sacchetto di plastica si può riciclarlo?
Lo sapete cosa costa un kg.di plastica proveniente da riciclo dei sacchetti ?
Informatevi e poi meditate.
Mauro74
06.02.2013 10:02
Su questo sito ho letto che ci sono delle soglie massime che i centri di compostaggio possono accettare di bioplastica. Fatem,i capire. Non la posso buttare nella plastica perché immagino che non si possa riciclare, non essendo plastica. Se però cominciamo tutti a buttarle nel compostaggio crea problemi. Dov'è il progresso ambientale?
Riku
06.02.2013 09:02
sì, giusto! (ironico)
Tagliamo gli alberi o il granoturco/patate o similari per fare i sacchetti!
e abbandoniamoli in giro
che tanto poi si sciolgono (come no!!!) ...
ma la gente lo sa quanta acqua si usa (spreca!) per fare la carta!?
E poi, secondo Voi nei sacchetti "bio compostabili" c'e' tutta Roba Naturale?!?!
Vorrei vedere la ricetta di chi ci rifila questi Materiali Verdi !!
RICORDO che chi INQUINA non e' la Plastica MA COLUI che non sa usarla e RICICLARLA!!!
Dire Assurda questa situazione,e'dire poco...
Spero che La Commissione Europea abbia un po' di buon Senso.....
Salvo
06.02.2013 09:02
La carta sì, e il biodegradabile no. Nel segno dell'ambiente proprio. assurdo