Bonifica Taranto: Confindustria presenta il progetto 'Smart Area' per utilizzare i fondi pubblici
Come usare i fondi della bonifica dell'area di Taranto? Confindustria Taranto presenta Smart Area, progetto che si sviluppa attraverso sette assi di intervento. Il più curioso: l'installazione sui cassonetti dell'indifferenziato di dispositivi elettronici che consentono il conferimento dei rifiuti mediante una tessera
09 February, 2013
Confindustria Mezzogiorno e Confindustria Taranto hanno presentato ieri il progetto "Smart Area" per candidarsi a utilizzare i fondi messi a disposizione in base alla legge sulla bonifica dell'area di Taranto (n. 171 del 4 ottobre 2012) che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 336 milioni di euro: quasi tutti fondi pubblici. Tra i più importanti interventi di disinquinamento previsti, quello per il quartiere Tamburi di Taranto, il più vicino e il più esposto alle emissioni dell'Ilva, Mar Grande e Mar Piccolo di Taranto, e quello per il comune di Statte, che è alle porte di Taranto e dello stesso stabilimento siderurgico.
Per il progetto Smart Area, proposto da Confindustria Mezzogiorno e poi definito da quella di Taranto, sono previsti 60 milioni di euro a carico dello Stato con risorse ancora da individuare, anche se la stessa Confindustria indica una serie di possibili fonti finanziarie tra cui la stessa legge 171, il contratto di sviluppo, i contratti di innovazione e il fondo per la crescita sostenibile.
Nei giorni scorsi il progetto Smart Area è stato anticipato al commissario per la bonifica, Alfio Pini, e al garante dell'Autorizzazione integrata ambientale all'Ilva, Vitaliano Esposito, nominati dal Governo lo scorso 11 gennaio. Il progetto Smart Area, che rientra fra le azioni della bonifica di Taranto, si sviluppa attraverso sette assi di intervento.
Al primo posto ci sono le iniziative di start up per nuove attività imprenditoriali in campo ambientale e fra queste lo sviluppo in via sperimentale di nuova tecnologia di bonifica delle falde inquinate, di tecnologie innovative per la bonifica dei suoli e di un impianto pilota per il trattamento e il recupero in via sperimentale di sedimenti marini contaminati.
Un altro asse del progetto Smart Area è poi la logistica con la proposta di costitituire "una piattaforma tecnologica con l'obiettivo di sostenere i processi di integrazione tra filiere produttive con particolare riguardo all'agroalimentare". C'è poi un asse, con relative proposte, che riguarda il turismo ed un ulteriore asse, chiamato Smart Città, dove fra l'altro si propongono il miglioramento delle condizioni di lavoro "nelle operazioni di carico e scarico e di movimentazione di materiale polverulento nelle aree portuali" e
Un sistema di conferimento dei rifiuti a Taranto: "l'installazione sui contenitori stradali per la raccolta dei rifiuti indifferenziati di dispositivi che consentono, mediante una tessera, il conferimento dei rifiuti ai soli cittadini e attività dell'area".
Un'ulteriore proposta riguarda infine la "Cittadella del mare" con scuola di specializzazione,acquario e museo della pesca, darsena e porto turistico su un'area di 267mila metri quadrati.
«Abbiamo ripreso quanto di buono c'è nei cassetti - spiega il presidente di Confindustria Taranto, Vincenzo Cesareo - ma non è stato attuato e lo abbiamo rivisitato inserendo anche nuova progettualità. Ambiente, tecnologie innovative, efficienza energetica e ottimizzazione delle risorse disponibili sono i capisaldi della Smart Area».
http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201302081109-eco-rt10082-bonifica_taranto_confindustria_presenta_progetto_smart_area