“Chiudiamo la sera ma forse non basta”
Intervista al sindaco di Torino Sergio Chiamparino. "E’ ora di intervenire senza creare problemi ad altre zone della città" - da La Stampa del 24.05.2009
25 May, 2009
Emanuela Minucci
Devo proprio dire la mia da residente qualunque? Qualsiasi rimedio studiato per combattere gli effetti collaterali del traffico, come lo smog e il rumore, in piazza Vittorio, merita di essere valutato. Non appena l’assessore alla Viabilità Sestero avrà ultimato il suo studio per chiudere la piazza al traffico, dopo le 22, nelle serate dei weekend, lo valuterò con attenzione».
Il sindaco Chiamparino, com’è ormai noto a molti torinesi, abita in piazza Vittorio. Chi meglio di lui, quindi, può parlare del problema che sta affliggendo i residenti della zona Murazzi e che con l’arrivo dell’estate è destinato a peggiorare?
Sindaco, dica la verità, ma lei riesce a dormire il venerdì e il sabato?
«Sì, devo dire di sì, ma in qualche modo la mia tranquillità non fa testo...».
Perché?
«Perché abbiamo la camera da letto affacciata sul cortile. Devo però dire che quando mio figlio Tommaso è tornato per qualche giorno a Torino e l’abbiamo ospitato in salotto è riuscito lo stesso a dormire senza problemi. Il motivo, però, è presto spiegato: siamo ad un piano alto, la piazza è grande, e in qualche modo, per fortuna, il rumore si disperde».
E’ però d’accordo che se i suoni si disperdono, comunque lo smog resta e che nelle serate dei weekend in piazza Vittorio e dintorni siamo arrivati al limite.
«Sì, certamente bisogna intervenire in qualche modo. Mi pare buona l’idea dell’assessore Sestero, anche se sappiamo che la pedonalizzazione della piazza dopo le 22 deve tenere conto di parecchie difficoltà tecniche. Piazza Vittorio è attraversata da parecchie laterali e anche in senso longitudinale bisogna quindi capire fino a che punto chiudere per non creare intoppi più gravi di quelli che si verrebbero a creare naturalmente senza chiudere nulla».
L’idea comunque piace molto ai residenti. Se però si sentono i pareri dei cittadini che abitano nelle retrovie spunta qualche preoccupazione: pensano che il traffico si sposterebbe tutto dalle loro parti.
«Infatti, a mio parere, si può anche valutare una chiusura più a vasto raggio in modo tale da non far soffrire le zone a corona della piazza. Naturalmente sono decisioni che vanno prese con la diretta assistenza dei vigili urbani e degli ingegneri del traffico».
E che ne dice delle manifestazioni, molto rumorose, che continuano ad essere organizzate proprio in piazza Vittorio e dintorni? L’ultima proprio ieri, il Rally di Torino. Sono piovute le proteste...
«Beh, queste manifestazioni non c’entrano nulla con il traffico legato alla movida e da qualche parte bisogna pur farle. E gli organizzatori, poi, preferiscono sempre, e in qualche modo è giusto, ambientarle in centro».
Tornando a piazza Vittorio, migliorerà la situazione?
«Certamente con il nuovo arredo urbano che faremo partire in giugno, la sosta selvaggia verrà eliminata. E quello sarà un bel passo in avanti, al di là delle ordinanze».