«Un patto per salvare gli alberi di Milano»
Gli ambientalisti: no alle ruspe. I cittadini: i parcheggi si facciano altrove. Il Comune: 30 mila piante in più dal ' 97
02 March, 2004
Ravizza Simona Un patto a tutela degli alberi. È la proposta dei Verdi in seguito alla mobilitazione di migliaia di cittadini contro l\' avanzare di posteggi al posto delle piante. Proteste che si alzano dal centro alla periferia: lo scorso settembre il Comune ha dato, infatti, il via libera a 15 cantieri (viale Caterina da Forlì, via Fatebenesorelle, via Bacchiglione, via Ciceri Visconti). Per un totale di 490 alberi coinvolti: 190 da abbattere (e sostituire), 170 da trapiantare, 7 già morti e 90 che restano al loro posto. In difesa degli alberi in una Milano in cui dal 1997 a oggi ce ne sono 30.623 in più. I Verdi propongono a Palazzo Marino una seduta straordinaria del Consiglio comunale da dedicare alle piante. Con la definizione delle linee d\' intervento da adottare in caso di costruzione di parcheggi in aree verdi. Non solo. Legambiente chiede un protocollo di comportamento di sostenibilità ambientale: con il divieto di abbattere alberi ad alto fusto e di costruire parcheggi sotto i giardini storici e di quartiere. Ma il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Riccardo De Corato, vuole rassicurare fin d\' ora i cittadini: «La costruzione dei posteggi sotterranei avviene già secondo regole ben precise - spiega De Corato -. Gli alberi sono tagliati solo quando è impossibile la loro conservazione. I fusti in grado di sopportare il trapianto vengono spostati altrove. E nello spessore di terreno di circa 2 metri sovrastante i parcheggi sono piantate specie arboree che possono raggiungere altezze ragguardevoli. Nonostante lo scarso spazio a disposizione delle radici». I Verdi, però, condividono l\' allarme lanciato dai comitati di quartiere. «In calendario per il 9 marzo - osserva Maurizio Baruffi - c\' è un incontro con i cittadini. Per riunire le voci di protesta in iniziative comuni. Come attaccare un fiocco agli alberi che rischiano di essere spazzati via dalle ruspe». Iniziative a salvaguardia del verde, dunque. Per il presidente di Legambiente, Ennio Rota, è necessario studiare come costruire i posteggi senza danneggiare le piante. «Dove si fanno 100 box sotterranei non se ne devono realizzare altrettanti in superficie - osserva Rota -. Riceviamo quotidianamente telefonate di cittadini che ci chiedono di intervenire. Ogni giorno appoggiamo i comitati di quartiere. È, davvero, arrivato il momento di trovare una soluzione per tutelare i giardini di quartiere. Il problema è da affrontare anche insieme con le imprese di costruzione dei posteggi». All\' indignazione che monta De Corato risponde dati alla mano: «Negli ultimi 6 anni il verde in città è quasi raddoppiato - sottolinea -. Solo nell\' ultimo triennio sono stati sostituiti più di 16 mila alberi. Nel caso dei posteggi il compito di sostituire le piante abbattute spetta alle imprese di costruzione, che versano al Comune cauzioni fino a 30 mila euro, su cui rivalersi in caso di inottemperanza». Ecco allora la sfida del verde a Milano: entro due anni ci saranno 20 milioni di metri quadrati di aree con alberi. Contro gli 11 del 1997. Simona Ravizza