La Lombardia approva il Piano Casa
La giunta lombarda dà il via libera al progetto di legge per rilanciare l’edilizia. La normativa durerà 18 mesi. Requisiti per il risparmio energetico: riduzione certificata del consumo del 10% nel caso dell'ampliamento, del 30% con la sostituzione di edifici. Ora la parola passa al Consiglio Regionale
03 June, 2009
La giunta regionale della Lombardia ha approvato il progetto di legge per rilanciare l’edilizia. La normativa ha carattere straordinario e si applicherà per 18 mesi e servirà,secondo il presidente Formigoni, a dare slancio al patrimonio urbanistico e residenziale, favorire una ripresa dell’edilizia, migliorare la qualità estetica e ambientale e aumentare il risparmio energetico. Sul risparmio energetico sono previsti particolari requisiti negli interventi ammessi (nel caso di ampliamento, riduzione certificata del 10% del consumo energetico; nel caso di sostituzione di edifici, consumo energetico ridotto del 30% rispetto agli standard previsti in generale.
In altri termini, la Regione Lombardia sperimenta per prima il “Piano casa”, siglato tra il governo e le regioni lo scorso aprile; per intenderci è quello dell’ampliamento delle volumetrie del 20% di case mono o bifamiliari che andrebbe incontro a famiglie di reddito medio o medio basso. Ma il Piano della Regione si spinge un po’ più in là. Perché consente anche di abbattere un edificio esistente per rifarlo più moderno, bello e tecnologicamente avanzato. In particolare, il piano prevede che sia possibile sostituire, con un incremento volumetrico fino al 30%, non solo gli edifici residenziali ma anche quelli industriali e rurali, mantenendo però le opportune cautele. La Regione potrà «autorizzare la sostituzione di edifici anche nelle aree storiche o di rilievo naturalistico-ambientale, se non compatibili con il contesto». In questi casi si applica però la riduzione di un terzo degli aumenti consentiti. I punti essenziali del progetto di legge sono: il recupero e riutilizzo di volumetrie abbandonate o fatiscenti; l’ampliamento fino al 20% di volumetrie di case mono o bifamiliari; la demolizione e ricostruzione di edifici residenziali e produttivi con bonus volumetrico sino al 30% del volume preesistente, aumentabile del 35% in presenza di adeguate dotazioni di verde; la riqualificazione dei cantieri di edilizia residenziale pubblica. Infine, sono escluse dalle disposizioni delle legge le aree storiche o di rilievo naturalistico-ambientale. Per quanto riguarda i parchi è prevista la riduzione di un terzo degli aumenti consentiti nel caso di ampliamento o di demolizione/ricostruzione, quindi del 13,3% anziché il 20% per l'ampliamento e 20% anziché 30% nel caso di demolizione e ricostruzione. Gli ambientalisti hanno subito espresso le loro preoccupazioni per la tutela del territorio, del paesaggio e dei beni architettonici. Legambiente Lombardia aveva già puntato il dito sulle tante ombre del provvedimento, particolarmente sull’effetto “liberi tutti” che la legge potrebbe scatenare sul territorio lombardo. Ora la parola passa al Consiglio Regionale, che dovrà esaminare il progetto di legge.
Comunicato stampa di Legambiente Lombardia
Il Piano Casa secondo la Regione Lombardia
Per approfondire il Piano Casa