Polveri sottili, più dannose d’estate che d’inverno
Uno studio dimostra che l’inquinamento è più pericoloso col caldo. Per Legambiente occorrono politiche che non cambiano ogni momento
20 June, 2009
In inverno le polveri sottili sono più elevate rispetto alla stagione estiva, ma col caldo diventano più dannose. E’ quanto emerso da uno studio del progetto Tosca realizzato dall’Università Milano Bicocca e dalla Fondazione Cariplo. Nonostante i riscaldamenti spenti e la riduzione delle auto, durante l’estate aumentano la particelle tossiche come i mineral dust, legati alle polveri del suolo, e quelle di spore e batteri che prolificano con temperature elevate. In inverno normalmente c’è a Milano una media invernale di 73,4 microgrammi su metro cubo, mentre in estate la concentrazione di Pm10 diminuisce al 31,3%. LO studio della Bicocca ha misurato le polveri alla Torre Sarca, tra Milano e Sesto San Giovanni, e quelle individuali grazie a una centralina mobile di rilevamento. "Le esposizioni più nocive sono state rilevate alla guida dell´auto, soprattutto se si viaggia con finestrini aperti, e in casa, quando ci sono fornelli a gas accesi" spiega Paolo Carrer del dipartimento di Medicina del Lavoro della Statale. Inoltre, secondo Giancarlo Cesana, del dipartimento di Medicina clinica della Bicocca precisa: Non c´è differenza fra centro e periferia, quando il Pm10 supera i limiti prescritti, il numero dei ricoveri per patologie cardiovascolari e delle prescrizioni di farmaci aumenta.
Per Legambiente Lombardia non è che una conferma di quanto gli studiosi dicono da anni. Per Andrea Poggio di Legambiente: “l´inquinamento estivo è meno frequente ma più dannoso di quello invernale: però, se Comune e Regione non fanno una seria programmazione in inverno, cosa possiamo aspettarci d´estate? L´ultima domenica ecologica non la ricordo più, in tutta Europa a settembre c´è la settimana della mobilità sostenibile: noi ci limitiamo all’ottimo Salone della bicicletta”. D’altronde, continua Poggio, “in tutta Europa le zone sul modello Ecopass - quindi con divieti di ingresso o pedaggi - sono un centinaio, si estendono continuamente e prevedono regole rigide: a Londra un camion senza filtri antiparticolato paga, per entrare, 200 sterline al giorno. È normale che tutti corrano a comprarsi i filtri. Qui da noi le politiche cambiano ogni momento: diamo le multe, però poi ci ripensiamo, annunciamo che estenderemo i divieti, poi tutto si ferma per mesi, pensiamo alle nuove linee del metrò e poi non le costruiamo, si continua a investire nelle autostrade e non nelle ferrovie”.
L'intervista a Poggio da La Repubblica del 20.06.09
Il comunicato di Adnkronos