Comieco: timido aumento della differenziata a Roma
Aumentano, anche se di poco, le percentuali di materiali (cartacei e non) avviati al recupero. Legambiente: «Segnali troppo deboli, servono politiche più decise»
03 July, 2009
La gestione dei rifiuti nella capitale fa registrare qualche segnale positivo. Dati incoraggianti, secondo l'Ama, miglioramenti ancora troppo timidi per gli ambientalisti. Intanto, come emerge dal rapporto 2009 del Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) nel 2008 la raccolta differenziata di carta e cartone è aumentata del 9% rispetto all'anno precedente. Sono state 115mila le tonnellate di materiale cartaceo avviate al recupero, pari a circa 45 chilogrammi per abitante. Un dato in controtendenza rispetto al resto del Lazio, che si posiziona all'ultimo posto tra le regioni del Centro per quantità di carta e cartone riciclati. Un miglioramento dell'efficienza di recupero consentirebbe ai cittadini del Lazio di risparmiare una cifra ancora maggiore dei 102 milioni di euro che, secondo il Comieco, sono stati “salvati” negli ultimi dieci anni, grazie al mancato invio del cartone in discarica, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e alla creazione di posti di lavoro. Secondo Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, i vantaggi economici sono «ancora modesti, a causa dei bassi costi della discarica, che per il Lazio è ancora la destinazione prevalente per i tre quarti dei rifiuti». L'Ama, dal canto suo, sottolinea l'impegno speso per aumentare i tassi di raccolta differenziata: «Abbiamo aumentato il sistema porta a porta con picchi di differenziazione molto elevati – spiega Marco Daniele Clarke, presidente della municipalizzata – Abbiamo portato avanti accordi e convenzioni con grandi utenze e con quelle non domestiche, come i ristoranti e i bar per quanto riguarda l'organico e il multimateriale. In più abbiamo rivolto una particolare attenzione ai cassonetti colorati». Per quanto riguarda il futuro, Clarke annuncia che «il prossimo traguardo sarà quello di servire 700mila utenti con la raccolta porta a porta».
Iniziative lodevoli, ma insufficienti, secondo Legambiente Lazio, che, per bocca della direttrice Cristiana Avenali, fa sapere che «la percentuale di cittadini serviti dal porta a porta è troppo bassa per una città come Roma. L'obiettivo dovrebbe essere l'estensione del servizio in tutta la città, mentre così facendo si vanifica anche il poco fatto». Rincara la dose il presidente dell'associazione ambientalista, Lorenzo Parlati, che contesta le scelte del Campidoglio in materia di gestione dei rifiuti urbani: «Non è su un altro inceneritore, o impianto di smaltimento che dir si voglia, che deve puntare lo sforzo del Comune e dell’Ama, ma su un preciso modello di gestione imperniato sulla raccolta differenziata porta a porta. Parlati condivide la scelta di realizzare una discarica comunale («oggi paghiamo oltre 100 milioni di Euro per seppellire la nostra immondizia»), ma chiede un'accelerazione e una maggiore trasparenza delle procedure: «Ci chiediamo quali siano i tempi, ormai dicembre è vicino e si avvicina l’ennesima proroga che prenderà in giro i cittadini di Malagrotta, ma soprattutto vorremmo un dibattito più aperto e trasparente: quali sono i cinque siti sui quali si sta ragionando?». Un plauso, infine, alla bonifica delle discariche abusive individuate via satellite, «dimostrazione che se si vuole si possono trovare soluzioni pratiche e concrete».