Stasera lo sciopero del caffè
LUCI SPENTE IN VIA ROMA E SARACINESCHE ABBASSATE CONTRO IL DIVIETO SERALE «ANTISTRUSCIO» Dalle 20 serrata dei bar in piazza San Carlo
08 March, 2004
Caffè vietato, stasera, in piazza San Carlo. E luci abbassate - per solidarietà - in via Roma, «non tutti, certo, ma un campione significativo di sicuro» anticipano i commercianti. Come annunciato, già lunedì scorso, dai titolari di locali storici come il Neuv Caval ’d Brons, Mokita, Caffè Torino e San Carlo, dalle 20 di oggi le saracinesche di alcuni bar-simbolo del centro verranno abbassate. Motivo della protesta? Un divieto «azzera-incassi»: quello che impedisce alle auto, nelle serate di venerdì, sabato e domenica, di percorrere via Roma. «E di fatto desertifica i nostri locali», accusano i commercianti. Un provvedimento «anti-struscio» di vecchia concezione - il primo a introdurlo fu, nel 1990, il sindaco Zanone - adottato «per ragioni di vivibilità», che il sindaco Chiamparino già da martedì scorso si era detto disponibile ad alleggerire «facendolo partire dalle 23 anziché dalle 20». Uno sconto cui i commercianti hanno risposto subito con un fermo «no grazie» che ha finito per irritare l’assessore al Commercio Elda Tessore: «Se questo è il modo di rispondere al tentativo di andare incontro alle loro richieste, allora vuol dire che il dialogo è finito prima ancora di cominciare». Nervi tesi, insomma, al capitolo «viabilità più commercio» fra Comune e titolari di bar e negozi storici del centro. Se ne fa portavoce il vicepresidente dell’Associazione via Roma, Maurizio Baiotti, che gestisce una boutique in piazza San Carlo e ieri ha preso carta e penna per scrivere una nota polemica all’indirizzo dell’assessorato alla Viabilità. Oggetto, la nuova locandina sorvegliata dal «CasTorino» che dovrebbe ricordare ai cittadini le istruzioni per l’uso della nuova Ztl dotata di telecamere. E siamo al punto: se stasera le saracinesche dei caffè storici del salotto torinese si abbasseranno contro il divieto «anti-struscio» di via Roma, il discorso in realtà è molto più ampio, perchè i malumori riguardano anche la nuova, super-sorvegliata Ztl e il suo progetto di allargamento. Baiotti ha scritto all’assessore Sestero a proposito di «quella locandina firmata Gtt che occulta l’orario della nuova Ztl, scrivendolo piccolo piccolo a margine del manifesto, privilegiando l’aspetto della punizione con lo slogan “auto fotografata auto multata”». Annota il vicepresidente: «Così facendo non ci aiutano di certo, la gente continua a pensare che il divieto duri tutto il giorno, così come la repressione delle telecamere». Intanto sull’argomento interviene anche l’ex assessore all’Ambiente Paolo Hutter: «Non è possibile che le sorti di una piazza bella e importante come questa dipendano da meccanismi così legati alla vicinanza totale dell’auto, bisognerebbe pensare a un’offerta socio-culturale più diversificata che attiri verso la piazza anche chi non è motorizzato».