«Storie, venerdì sera la piazza era piena»
08 March, 2004
L’ASSESSORE alla Viabilità Maria Grazia Sestero si dichiara «un po’ stanca delle chiacchiere, delle supposizioni e delle sensazioni» sugli effetti che la politica comunale ha sul traffico del centro. E siccome è un tipo piuttosto pratico, venerdì sera ha preso l’auto di servizio e si è fatta un giretto nel centro storico, insistendo su piazza San Carlo «accessibile da ogni parte» e sui dintorni di via Roma. Insomma in quelle strade o piazze che secondo i commercianti risultano «desertificate» a causa di divieti che hanno come unico effetto quello di ammutolire i registratori di cassa. Allora, assessore, com’è andata? «Come pensavo. Le strade erano zeppe di gente e piazza San Carlo, mi creda, zeppa d’auto. A riprova del fatto che il divieto di accesso in via Roma non ricade sulla “vivacità” del salotto cittadino. Se poi questi signori snobbano i caffè, non consumano nulla, beh, questo non è un problema che si può risolvere a colpi di ordinanze, e di sicuro, in ogni caso, non riguarda la divisione Viabilità». Che fine farà allora il divieto «incriminato», dal momento che secondo i commercianti lo «sconto» orario offerto dal sindaco non risolve nulla? «Intanto voglio precisare che quel provvedimento esiste dal 1990. A volte per qualche tempo è stato sospeso, ma non è stato certo adottato dalla giunta Chiamparino per la prima volta. E non si capisce per quale motivo allora, in 14 anni, si arrivi soltanto adesso a parlare di ricadute economiche negative al punto da organizzare una serrata. In ogni caso ho commissionato uno studio approfondito sulla viabilità del centro. L’obiettivo è quello di acquisire il massimo degli elementi possibile, per arrivare alla decisione finale. Dell’argomento comunque si parlerà già nella giunta di martedì». Forse siamo al punto. I titolari dei caffè storici abbassano le serrande contro il divieto di transito serale in via Roma, ma anche per protestare contro una somma di interventi che a sentir loro remano contro gli affari. Telecamere e Ztl allargata, in primis. «Per quanto riguarda l’informazione siamo pronti a fare di più e a ribadire che l’orario è quello di sempre. Ma non posso accettare la tesi che l’arrivo delle telecamere abbia “desertificato” il centro e contribuisca, grazie a una certa confusione creatasi in proposito, a svuotarlo anche di pomeriggio. Lo sa quante auto prive di permesso continuano a entrare nella Ztl, ogni giorno, nonostante la presenza degli occhi elettronici? Il 45 per cento dei veicoli. Una percentuale altissima e preoccupante. Delle due l’una. O prima tutti ignoravano bellamente il divieto, e allora la chiusura della Ztl è stata inutile per tutti questi anni, oppure alla base del calo degli affari dei commercianti c’è qualcos’altro, che c’entra poco con il traffico».