Il piano anti-smog blocca le auto non catalitiche
ENTRA IN VIGORE L’ORDINANZA A TORINO E IN 18 COMUNI DELLA CINTURA: IL PROVVEDIMENTO DI DIVIETO DALLE 8 ALLE 18,30 SCADRÀ IL PROSSIMO 31 MARZO
21 October, 2003
Da domani stop ogni mercoledì e giovedì Alessandro Mondo Tempi duri per i proprietari dei mezzi non catalizzati, che da domani al 31 marzo saranno esiliati due giorni la settimana (mercoledì e giovedì) dalla quasi totalità del territorio torinese oltre che dai 19 comuni dell’area metropolitana. L’obiettivo della Provincia, d’intesa con le amministrazioni locali, è chiaro: combattere l’aumento dello smog nei mesi autunnali ed invernali colpendo chi si ritiene abbia meno alibi di altri nell’inquinare. «Non è più questione di opinioni ma di dati», precisa l’assessore comunale all’Ambiente Dario Ortolano, protagonista di un vivace scambio di battute con il consigliere leghista Giovanni Airola, che in Consiglio comunale ha accusato la giunta di «fare uso politico dell’inquinamento». Continua l’assessore: «Le tabelle provinciali dimostrano come le auto a benzina immatricolate prima del ‘93, pur essendo solo il 33% del parco circolante, rappresentano l'80% sul totale delle emissioni di monossido di carbonio. Analoghe percentuali si hanno per le altre emissioni nocive». Il conto alla rovescia è scattato; il testo dell’ordinanza, riportato dalla Stampa nell’edizione di domenica, è consultabile sul sito Internet di Palazzo civico (www.comune.torino.it). Come abbiamo detto, i due giorni «off-limits» per i non catalizzati saranno il mercoledì e il giovedì. La fascia oraria interessata va dalle 8 alle 18,30 con alcuni sconti riservati a categorie specifiche: veicoli utilizzati da imprese per attività lavorative o per il trasporto cose (12-18); veicoli impiegati dagli ambulanti e dalle aziende di traslochi (9,30-13;15,30-18). Questo il nocciolo dell’ordinanza firmata da Gabriella Bianciardi (dirigente Settore Tutela Ambiente), corredata dalle eccezioni del caso: le riepiloghiamo nei tabellini sottostanti. La sanzione per i trasgressori è di 68,25 euro. Dall’assessorato alla Viabilità confermano che nei giorni interessati si darà notizia dei blocchi attraverso i cartelli e i tabelloni luminosi posizionati agli ingressi della città. Immediato il «j’accuse» degli ambientalisti più irriducibili, che in un comunicato firmato dal Comitato Largo Respiro, dal Coordinamento dell’Appello Antismog e dalla Sinistra Ecologista giudicano troppo tiepida l’ordinanza in rapporto a quelle di altre città: «Il blocco sarà solo dalle 8 alle 18,30 anzichè dalle 7,30 alle 19,30. Quanto ai vecchi camioncini diesel, si fermeranno solo dalle 12 alle 18. Non sono certo gli orari più efficaci!». Polemiche a parte, ormai tutto è pronto per i provvedimenti contro i mezzi non ecologici. E i catalizzati? Nessuna limitazione? «Speriamo di no - commenta l’assessore Maria Grazia Sestero (Viabilità) -, ma se la situazione dovesse diventare ingestibile resta la possibilità di riproporre le targhe alterne per tutti». Le variabili sono tante, e impediscono previsioni. «Bisognerà vedere cosa succede - spiega Enrico Garrou, direttore del dipartimento provinciale dell’Arpa -. Senza entrare nel merito dell’ordinanza, escludere le non catalizzate significa incidere sulle polveri fini, i cosiddetti “Pm10”, e sul biossido di azoto». Il quadro di riferimento, ricorda l’Arpa, è quello di una città e di una regione che nell’ultimo decennio hanno vissuto cambiamenti profondi in materia di smog legati alla deindustrializzazione di intere aree e all’utilizzo di combustibili più puliti. Torino, anche in questo caso, fa scuola. Il ridimensionamento dei principali inquinanti è un dato di fatto, ma con variazioni significative: se il biossido di zolfo è ormai ormai sotto controllo, altri - come il benzene ed il biossido di azoto - sono tuttora sopra le soglie di rispetto. Preoccupano in particolare i Pm10, la frazione più insidiosa delle polveri sospese, e l’ozono (che però è una prerogativa dei mesi estivi). La sfida è ben lontano dall’essere vinta.