SODDISFATTI DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI?
Presentati i dati della ricerca di customer satisfaction
22 March, 2004
E’ stata presentata presso l’Auditorium della Provincia, in via Valeggio 5, una ricerca per valutare il grado di soddisfazione degli utenti (customer satisfaction) sui servizi di raccolta rifiuti, erogati sul territorio provinciale. La ricerca è nata dal protocollo d’intesa siglato nel settembre 2002 tra la Provincia di Torino, le associazioni di difesa dei consumatori e i Consorzi/Azienda di gestione dei rifiuti (Acea, A.I.S.A., Amiat, Consorzio Chierese Servizi, Consorzio Intercomunale Igiene Urbana, Consorzio Intercomunale Torino Sud, Consorzio Smaltimento Rifiuti Cirie') e Confservizi Piemonte Valle d'Aosta. La metodologia di raccolta dei dati è stata quella delle interviste telefoniche e postali, su un campione di quasi 500 interviste, effettuate in 99 comuni del territorio provinciale, con un totale di un milione e mezzo di abitanti. I singoli consorzi hanno effettuato indagini e interviste, ponendo all’utente scale e parametri di valutazione tra loro diversificati. “Il lavoro presentato questa mattina – ha spiegato Giuseppe Gamba, assessore allo Sviluppo Sostenibile e alla Pianificazione Ambientale - rappresenta un tentativo di sintesi di questi dati”. Complessivamente l’82% dell’utenza si ritiene soddisfatto della gestione dei rifiuti nel proprio comune, a fronte del 18% che ancora non lo è. La raccolta differenziata è utile per il 96% dell’utenza, e a praticarla è l’87% della popolazione. Successo anche per l’operazione la raccolta “porta a porta” che incontra la soddisfazione del 70% dei consumatori, un dato confortante anche se qualche dubbio resta sulla pulizia e sulla tempestività di raccolta dei contenitori. Il 69% degli intervistati si dichiarato soddisfatto della pulizia delle strade, il 72% di quella dei marciapiedi e il 73% di quella delle aree verdi. “Questa indagine – ha concluso Gamba – è un passo importante per migliorare i servizi e per aumentare la consapevolezza, da parte delle aziende, del proprio lavoro. Il Protocollo d’Intesa rappresenta un punto di partenza importante, uno dei primi casi di cooperazione tra istituzioni, associazioni dei consumatori, gestori dei servizi e aziende private per decidere le linee guida del lavoro futuro, a partire dalle esigenze e dalle segnalazioni dei consumatori”.