Campania: la Regione si rivolge ai cittadini
(da La Nuova Ecologia)
05 April, 2004
CAMPANIA|La Regione spiega l'emergenza sui quotidiani «Non demonizziamo gli inceneritori» Inceneritore di rifiuti Il peggio è passato, ma la situazione rifiuti è ancora difficile da affrontare. Resta il nodo principale, quello dei termovalorizzatori. Nessuno li vuole. Senza, sostiene l'Ente, ci trasformeremmo in un enorme stoccaggio di ecoballe Superati i picchi della crisi, ma con una situazione ancora difficile da affrontare, la Regione Campania acquista una pagina su alcuni quotidiani per spiegare ai cittadini i motivi degli attuali problemi e il modo per superarli. Una forma di comunicazione diretta, finora mai utilizzata durante l'emergenza rifiuti. Sotto lo slogan "La tua Regione - La forza delle buone ragioni", la pagina ripercorre le tappe che, in anni e anni, hanno portato all'emergenza. Anzitutto la stagione delle discariche, con la Campania «pattumiera d'Italia» in cui veniva sversato di tutto, illegalmente, con lucrosi affari per la camorra. Una situazione caratterizzata da «paralisi colpevole» delle istituzioni, cui è seguita la svolta del piano per la gestione industriale del ciclo dei rifiuti, cui hanno lavorato, come commissari straordinari, tre presidenti di Regione: Rastrelli, Losco e poi Bassolino. Negli ultimi tre anni si è svolto «un lavoro senza precedenti», realizzando ben sette impianti per la produzione di combustibile dai rifiuti, ma le proteste di piazza hanno bloccato la realizzazione dei termovalorizzatori: senza questi impianti «trasformeremmo la Campania in un enorme stoccaggio di balle». Nella pagina acquistata in diversi giornali si sottolinea che «non si possono demonizzare i termovalorizzatori, che esistono in tutto il mondo, a Parigi ed a Vienna, nelle grandi regioni del Nord Italia: impianti industriali compatibili, soggetti a norme di sicurezza rigidissime». 5 aprile 2004