La Regione Toscana promuove la "spesa verde"
Presentato il progetto sulla spesa ecosostenibile. Franci: "E' importante che le pubbliche amministrazioni diano l'esempio"
23 April, 2004
A partire dal prossimo autunno le gare d’appalto e i capitolati della Regione Toscana e delle sue agenzie prevederanno, al loro interno, criteri di sostenibilità ambientale. La Regione prosegue infatti sulla strada della diffusione dei consumi responsabili e ecosostenibili ed intende modificare le proprie politiche di acquisto e consumo. Spazio dunque, laddove già non esistono, a prodotti e servizi verdi, con un impatto sull’ambiente che sia il meno grave possibile: carta riciclata o prodotta con l’uso di solventi facili da smaltire ad esempio, fotocopiatrici e computer con certificazioni ambientali, prodotti ecologici per le pulizie degli uffici, ma anche edifici che non disperdano il calore o costruiti secondo i dettami della bioarchitettura, autobus ed auto verdi, energia elettrica ottenuta da fonti rinnovabili e pulite, incentivi alla raccolta differenziata, mense biologiche. E' questo il significato del progetto “Spesa verde pubblica”, presentato stamattina in una conferenza stampa a Palazzo Bastogi. Uno strumento importante, che prevede anche la redazione di linee guida per facilitare la diffusione di questa pratica nelle altre amministrazioni pubbliche toscane. Sono previsti pure incentivi per gli enti locali che decideranno di applicare i criteri della “Spesa verde pubblica” nelle politiche di consumo. “Un ente come la Regione ha un ruolo strategico – spiega l’assessore all’ambiente Tommaso Franci, che ha curato il progetto insieme a Carla Guidi, assessore all’organizzazione, e a Marco Montemagni, assessore al bilancio – Può costituire infatti un esempio e uno stimolo significativo per la maturazione di una sensibilità ambientale nelle politiche di acquisto di beni e servizi”. Ad affiancare la Regione nel percorso di costruzione e attuazione della propria politica di spesa verde, sintonizzandola sui principi di ecosostenibilità, sarà l’ICLEI, l’Associazione internazionale di enti pubblici locali per la sostenibilità che ha sede a Friburgo in Germania. Su incarico della Regione in questo momento sta sottoponendo l’amministrazione regionale ad un check-up di sostenibilità completo. Alla conferenza stampa era presente Vivien Fuehr, coordinatrice per l’Associazione dei progetti di acquisti verdi delle amministrazioni locali e responsabile del progetto della Toscana. “Il consumatore di beni e utente di servizi “Regione Toscana” – ha detto ancora Franci – è consapevole di essere portatore di una domanda rilevante (nei paesi dell’OCSE la quota di mercato dei beni consumati dagli enti pubblici arriva fino al 20-25% dei consumi nazionali) e responsabile dell’impatto ambientale che deriva dalla loro produzione e commercializzazione. Può e deve fare da apripista rispetto agli altri consumatori sia pubblici che privati e modificare i propri comportamenti”. Il passo successivo al check-up di sostenibilità in corso sarà il monitoraggio dell’offerta di mercato e quindi la soluzione delle difficoltà che potranno manifestarsi nella fase di transizione, soprattutto in termini di contenziosi e ricorsi in sede di gare d’appalto. L’ultima fase riguarderà la formazione e comunicazione. C’è anche un premio per le amministrazioni più virtuose. Il Piano regionale di azione ambientale approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 29 del 2 marzo 2004 e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana n. 15 del 14 aprile 2004 ha previsto una specifica azione di promozione della ecoefficienza nel consumo destinando risorse per l’organizzazione di un premio annuale rivolto agli enti pubblici toscani che meglio interpreteranno le politiche di Green Public Procurement, introducendo nel proprio sistema di approvvigionamento proprio i principi della “Spesa verde”.