Caldo e energia dai rifiuti
Parte Silla 2, ma da gennaio 500 tonnellate al giorno a Lipsia
22 October, 2003
La bonifica del terreno di via Zama che dovrebbe ospitare un´altra struttura è in ritardo. I verdi: "Siamo vicini all´emergenza" Entro fine anno chiuderà invece il vagliatore di via Rubattino, costruito nella ex fabbrica della Maserati STEFANO ROSSI Con il taglio del nastro, la benedizione del parroco di Figino e l´approvazione del ministro Altero Matteoli, che ha parlato di «giornata dell´orgoglio ambientale», è stato inaugurato ieri il termovalorizzatore «Silla 2» di Figino. Un pezzo importante del sistema di smaltimento milanese, che punta decisamente a bruciare i rifiuti producendo energia. Un secondo termovalorizzatore sarà infatti costruito prossimamente. Tuttavia, se un impianto viene inaugurato, un altro chiuderà a fine anno. È il vagliatore di via Rubattino, sull´area ex Maserati, che ha concluso il suo ciclo. Da gennaio 500 tonnellate di immondizia al giorno finiranno in discarica in Germania, a Lipsia. In realtà, Silla 2 è in funzione già qualche da tempo ma sempre in via sperimentale. I guai sono stati tanti, compresa la sostituzione dei tubi del teleriscaldamento. Quelli scelti venivano corrosi dal vapore bollente, è stato necessario rimpiazzarli con altri provenienti dagli Stati Uniti, con grande perdita di tempo. Gli ultimi collaudi sono finiti il 14 ottobre e i risultati sono attesi per metà novembre. Già ora però si parla di emissioni contenute dal camino: ossidi di zolfo in concentrazioni 50 volte minori dei limiti di legge, l´acido cloridrico la metà, il monossido di carbonio 9 volte in meno del consentito. Le polveri prodotte sono 3 grammi per tonnellata di rifiuti bruciata. Cosa distingue un moderno termovalorizzatore da un normale inceneritore come quello già esistente a Figino («Silla 1»), che a questo punto sarà demolito? Bruciando l´immondizia, dice il sindaco Gabriele Albertini, «si producono acqua calda e vapore per il riscaldamento di 10.000 appartamenti. Le turbine possono generare energia elettrica per 80.000 famiglie e soddisfare il 2,3% del fabbisogno energetico milanese. Benefici destinati al quartiere Gallaratese». Se impianti del genere fossero diffusi in tutta Italia, aggiunge Giuseppe Bencini, presidente dell´Amsa, che gestirà Silla 2, «si risparmierebbe il 2-2,5% della bolletta petrolifera, una quota significativa». Il termovalorizzatore ha tre linee con un potenziale di 450 tonnellate ciascuna. Solo due sono state avviate. La terza è stata bloccata dai Comuni confinanti, timorosi di un eccesso di inquinamento. Albertini non vuole aspettare molto: «La terza linea potrebbe partire entro la fine dell´anno se la Provincia e i Comuni dell´area saranno disponibili. Altrimenti, restituiremo alla Provincia la responsabilità di chiudere l´impianto o di aprirlo del tutto». Un aut aut, insomma, che Palazzo Isimbardi non gradirà. L´assessore alla partita è Luigi Cocchiaro, fedelissimo di Ombretta Colli, uomo sempre pungente con il Comune in materia ambientale. Ieri, all´inaugurazione, non c´era. Nessuno sgarbo, dicono dalla Provincia, ma un impegno precedente. La fretta di Albertini si spiega con la prossima chiusura della rifiuteria ex Maserati, che tratta 900 tonnellate al giorno. L´impianto è a fine ciclo, andrebbe rimpiazzato da un altro (battezzato Maserati Light) in via Zama, dove si trovava il primo inceneritore milanese, chiuso nel gennaio 2002. La bonifica dell´area è però molto indietro e il problema è complesso. «È stata trovata diossina anche nella vicina via Salomone, dove si devono costruire case Aler», racconta Sergio Poggio, del comitato locale. Maserati Light non sarà pronto prima dell´autunno 2004. Nel frattempo, tolte 250 tonnellate avviate in impianti di compostaggio in regione, restano 500 tonnellate da mandare in discarica a Lipsia. Trenitalia conferma di aver partecipato alla gara per il trasporto e Bencini aggiunge: «Non è un segreto, i tedeschi ci hanno fatto il prezzo migliore. Compreso il trasporto, meno delle 250 lire al kg che spenderemmo in Italia. Pure un Comune in emergenza rifiuti come Napoli usa discariche tedesche.». «Appunto. Anche Milano dichiari l´emergenza, se è ridotta così», accusa il verde Carlo Monguzzi, che ricorda come il Comune di Milano dichiari un obiettivo del 35% di raccolta differenziata, contro un progetto regionale di elevarla al 60. Sia come sia, avanzano ancora 150 tonnellate delle 900 di Maserati. Un buon motivo per accelerare la partenza della terza linea di Silla 2, anche sulla testa dei Comuni circostanti. In attesa del secondo termovalorizzatore, che il Comune annuncia per la fine del decennio in un luogo ancora da stabilire nel sud Milano.