Verdi: da gennaio saranno 900 le tonnellate spedite in Germania. L´assessore Zampaglione: le discariche tedesche costano meno
23 October, 2003
Un attacco all´Amsa e alla politica di Comune e Provincia sul fronte dell´immondizia. Arriva dai Verdi, che lanciano l´allarme: «Sta tornando l´emergenza rifiuti». Quella della metà degli anni '90, con i sacchi neri per strada? Forse no, ma ci sono comunque dei costi, per l´ambiente e per le tasche dei cittadini. I consiglieri Carlo Monguzzi (Regione), Pietro Mezzi (Provincia) e Maurizio Baruffi (Comune) hanno preparato un dossier con dati «in parte ma con fatica forniti dall´Amsa». La produzione giornaliera di rifiuti è di 5.319 tonnellate fra Milano (2.087) e provincia (3.232). Con la raccolta differenziata, la più ecologica perché consente il riciclaggio, se ne smaltiscono 2.067. Altre 1.780 tonnellate sono bruciate in inceneritori o termovalorizzatori con produzione di energia elettrica e calore. Ne restano 560, che vanno in discarica a Inzago dopo un trattamento alla rifiuteria ex maserati di via Rubattino e 100 dirette all´impianto Biotech di Mediglia. E poi? «Poi basta - dicono i Verdi -. Ci sono 812 tonnellate la cui destinazione non è nota. Dove finiscono?». Da gennaio la situazione è destinata a farsi ancora più critica. Chiudono la ex Maserati (ma l´impianto sostitutivo in via Zama non sarà pronto almeno fino a ottobre) e la discarica di Inzago: «Addirittura 900 tonnellate al giorno saranno mandate in treno in discariche in Germania: a Wev, presso Lipsia, e a Bastwald, in Baviera. È il segno del fallimento della politica di gestione dei rifiuti attuata in questi anni dal Comune. Amsa fa la raccolta differenziata del 28% per cento dei rifiuti e punta al 35. I Comuni della provincia raggiungono il 46 e la Regione pensa a fissare un obiettivo del 60 entro il 2010. Si vola basso. Ci vuole un commissario». Un capitolo a parte riguarda la Biotech: «La Provincia obbliga 53 Comuni della provincia che già separano i rifiuti in frazione secca e umida a passare dalla Biotech per lo smaltimento. Un passaggio pagato a caro prezzo di cui non si capisce la necessità». Dalla Provincia risponde l´assessore all´Ambiente, Luigi Cocchiaro: «Mediglia è una stazione di trasferimento rifiuti autorizzata dal sindaco durante l´emergenza rifiuti con una ordinanza di sei mesi, replicata in accordo con l´allora assessore provinciale Giulio Facchi, dei Verdi, e con la Regione». Replica brevemente anche il Comune, con l´assessore all´Ambiente, Domenico Zampaglione: «Ci serviremo delle discariche tedesche perché costano meno di quelle italiane. Non si capisce perché chiedere il commissariamento. Fra quattro anni avremo il secondo termovalorizzatore, dopo quello Silla 2 appena inaugurato, e ogni problema sarà risolto». L´Amsa aggiunge che saranno 500, e non 900, le tonnellate di rifiuti milanesi indirizzate quotidianamente in Germania.