Il car sharing (di Legambiente) alla milanese
Intervista ad Andrea Poggio, presidente di Legambiente Lombardia
03 May, 2004
450 soci, 18 auto (meno una rubata proprio in questi giorni) e 9 parcheggi dedicati. 100 euro l’iscrizione annuale, 150 euro il deposito. 0,32 euro per chilometro percorso, 1,8 euro all’ora per l’‘affitto’ dell’auto. Questi i numeri del car sharing di Legambiente a Milano, al momento l’unico in Italia in pareggio di bilancio. Nato in fase di sperimentazione nel settembre del 2001 in collaborazione con Europe Assistance Vai e Touring Club Italiano, il progetto MilanoCarSharing ha ormai superato il secondo anno. Con risultati soddisfacenti, se paragonati alle esperienze di ‘auto condivise’ attive nelle altre città italiane. E se si tiene conto del fatto che il progetto milanese non usufruisce dei finanziamenti elargiti dal Ministero dell’Ambiente. “E’, se vogliamo, una piccola ingiustizia nei confronti di esperienze alternative di car-sharing”, spiega Andrea Poggio, presidente di Legambiente Lombardia. Perché meno soldi vuol dire inevitabilmente tecnologia meno evoluta e soprattutto un rallentamento della crescita in quest’ultimo periodo. “Accade infatti che non tutte le richieste dei nostri soci possano essere soddisfatte proprio perché mancano le auto”. Ma con il 30% del totale associati ai servizi di car sharing in Italia, l’esperienza milanese è soddisfacente, eccome. Il segreto? “Avere commisurato il servizio sulle esigenze degli utenti”, continua Poggio. “Il nostro punto di forza è l’esser partiti da un bisogno dei cittadini - soprattutto delle famiglie - che a Milano hanno sentito l’esigenza di provare quello che in Svizzera funziona già da 18 anni, ovvero la condivisione dell’auto. Auto che in città è spesso più una palla al piede che un mezzo utile: sia per via dei costi (di acquisto, manutenzione, posto auto, per cui si può arrivare a pagare anche 200-250 euro al mese), sia per via del fatto che col car sharing si evita tutta la burocrazia legata al possesso di un’auto (pensiamo al bollino blu, all’assicurazione) e dunque tutto quell’impegno di tempo in cui l’auto non ti serve ma durante il quale tu servi alla tua auto”.