Caro sindaco...
13 May, 2004
Caro Sindaco, il progetto di parcheggio sotto piazza San Carlo costituisce a nostra avviso un’opera azzardata, il cui impatto complessivo non è stato valutato abbastanza accuratamente e i cui ipotizzati benefici non giustificano i probabili danni. Come Lei sa, rispetto a quest’opera sussistono opposizioni che vanno ben al di là di singoli esponenti della sinistra ambientalista, e coinvolgono cittadini assai diversi tra loro e forse una larga parte dell’opinione pubblica cittadina. Le assicuriamo che non ci sono posizioni pregiudiziali e neppure ragioni politiche nella richiesta di una sospensione di un così discutibile progetto, sospensione che questa nostra lettera intende riproporre; né ci convince l’osservazione che tale opzione significherebbe "aspettare troppo per rendere Torino più bella". Quest’obiettivo, che abbiamo certo in comune, sarebbe piuttosto messo in pericolo, anziché promosso, se si volesse continuare a non ascoltare le numerose e qualificate obiezioni che vengono mosse al progetto. Le osservazioni contenute nella Sua risposta alla lettera di Amedeo di Savoia non fugano infatti le nostre preoccupazioni. Prendiamo atto che Lei assicura che i lavori per la realizzazione del parcheggio sarebbero terminati entro il 2005. Ma ci permettiamo di dubitare che proprio il così delicato progetto di piazza San Carlo non registrerebbe i ritardi che hanno afflitto la realizzazione di altre opere. Questa "tempistica" rischia di non essere compatibile con la delicatezza dell’obiettivo di operare senza danneggiare e acuisce perciò, anziché diminuire, le nostre preoccupazioni. La stessa deroga al decreto ministeriale , indispensabile per ridurre le “maledette” griglie che già feriscono l'aspetto di altre piazze torinesi, costituisce di per sé un passaggio delicato e non scontato. Anche il presunto assioma secondo il quale "bisogna trovare degli spazi sottoterra per un numero equivalente di auto" non ci appare dimostrato. La localizzazione deve proprio essere sotto piazza San Carlo? E per quale numero? Il numero, del resto, dipende da molte variabili (dal momento della giornata alla tariffazione della sosta, alla fase economica, alle abitudini di mobilità). E del resto traffico e sosta si possono assai più agevolmente regolare con semplici ordinanze, senza apportare alla piazza e alle sue adiacenze ferite non reversibili. E i 26 miliardi previsti si possono più utilmente impiegare. Poichè ci aspettiamo l’interesse e la disponibilità ad utilizzare opzioni diverse, ci auguriamo che Lei voglia riconsiderare la questione e rivolgiamo queste considerazioni anche ai Consiglieri comunali che sono chiamati a pronunciarsi sulla delibera di sospensione. Con viva cordialità Giorgio ARDITO, Pier Luigi BAIMA BOLLONE, Giorgio BALMAS, Guido DAVICO BONINO, Elisabetta GALEOTTI FERRARESI, Beppe GAMBA, Walter GIULIANO, Marziano GULGLIELMINETTI, Diego NOVELLI, Margherita OGGERO, Ugo PERONE, Luigi QUARELLO, Fulvia RAINERI , Gigi RIVALTA, Vittorio TESIO