Mondo più buio: l'inquinamento filtra i raggi del sole
da Gazzettino on line che riprende il New York Times
14 May, 2004
Venerdì, 14 Maggio 2004 Con l’inquinamento i raggi del Sole che raggiungono la Terra sono diminuiti del 10% Il mondo è sempre più buio New York Il mondo è sempre più buio: non è una metafora del precipitare degli eventi internazionali tra paure di nuovi attacchi terroristici, decapitazioni di ostaggi e foto delle torture nelle prigioni americane in Iraq. Uno studio che sarà diffuso la prossima settimana a Montreal rivela che nella seconda metà del ventesimo secolo la Terra è diventata, letteralmente, un posto sempre più privo di luce. La colpa, stavolta, non è solo di George W. Bush, ma in parte delle politiche industriali che l'amministrazione alla Casa Bianca si è impegnata a difendere. Il mondo è sempre più buio - riportano gli scienziati interpellati dal "New York Times" che ha pubblicato in anteprima alcuni risultati della ricerca - a causa dell'inquinamento. Gli esperti guidati da Veerabhadran Ramanathan dell'Università di California a San Diego parlano di un "effetto buio" che sta calando sul globo accanto al ben più celebre "effetto serra". I raggi del sole che raggiungono la superficie del pianeta sono calati del 10% nel mezzo secolo cominciato nel 1950 perché le particelle di smog nell'atmosfera riflettono i raggi solari nello spazio e causano la condensazione dell'umidità in nuvole che a loro volta impediscono ulteriormente l'irraggiamento. L'effetto buio progredisce con una media del 2-3 per cento all'anno, ma alcune regioni del mondo sono più a rischio di altre. Europa, Asia e Usa sono più bui oggi rispetto ad altre aree del globo. E Hong Kong si è affermata come la capitale mondiale del buio: nella metropoli cinese l'irraggiamento del sole è calato in 50 anni addirittura del 37%. Il fatto che l'effetto buio sia avvenuto su un largo arco di tempo lo ha reso a lungo invisibile: «È un effetto di lungo periodo, l'uomo della strada non se ne può accorgere. Ma è un effetto di vasta portata», ha commentato James Hansen, direttore del Goddard Institute della Nasa. Le dinamiche del «global dimming», come è stato ribattezzato il fenomeno per analogia con il «global warming» non sono ancora completamente chiare agli scienziati: anche l'Antartide ad esempio, che dovrebbe essere il luogo del mondo meno inquinato, ha ciononostante registrato un calo di luce.