RIVALTA come FERRARA e COPENAGHEN?
20 May, 2004
PROGETTO PISTE CICLABILI A RIVALTA Per una città solidale con percorsi sicuri casa-scuola per tutti, in primo luogo per i bambini. Per favorire il trasporto ciclistico scolastico, lavorativo, turistico. Per un maggiore rispetto dell'ambiente con la riduzione dei livelli di inquinamento. Per realizzare un "sogno" per noi italiani, ma realtà e normalità già da decenni in tanti Paesi Europei. In città La bicicletta rimane il mezzo di trasporto più razionale, più efficiente dal punto di vista energetico e, nelle agglomerazioni urbane sulle distanze entro i 10 km, il più veloce. Quale veicolo per recarsi al lavoro rappresenta un'alternativa vantaggiosa ed economica ed è simbolo di dinamismo e flessibilità; la Svizzera ne ha fatto un proprio cavallo di battaglia. I bambini Il progetto ha come obiettivo una città solidale con i bambini e prevede perciò percorsi sicuri casa-scuola. La città oggi è ostile nei confronti dei bambini ed in generale dei soggetti deboli. I pericoli rappresentati dal traffico automobilistico, sempre più disordinato e convulso, hanno allontanato i bambini dalla strada, dove un tempo potevano giocare liberamente. Il controllo costante esercitato dai genitori sui loro figli per allontanarli dai rischi, la tendenza a utilizzare l'auto per tutti gli spostamenti, anche quelli più brevi, incidono negativamente sullo sviluppo psico-fisico dei bambini, sempre rinchiusi in limitati spazi iperprotetti. Ma c'è di peggio: la salute dei più piccoli è fortemente minacciata dai fumi tossici che gravano sulle città come una cappa di piombo, infatti le malattie respiratorie sono, non a caso, in notevole aumento. Ma tenere i bambini lontano dalla strada non è una soluzione. Le strade da spazi "monouso" (quello motorizzato) devono tornare ad essere spazi a "più usi"; l'idea della moderazione del traffico parte dalla necessità di adattare il traffico automobilistico agli altri usi della strada, tra i quali quello di zona di transito dei pedoni e zona di transito dei ciclisti. Chiedere maggiore sicurezza per il ciclista significa anche educare "l'utente pesante" ad un maggiore rispetto dell'"utente debole" e della città nel suo insieme. Sta in questo passaggio l'idea di "una città solidale" in cui tutti i soggetti possano trovare i loro spazi e le loro possibilità di relazione e spostamento. Nella realtà attuale i bambini hanno infatti bisogno di essere costantemente guidati e protetti nei loro spostamenti. Sotto questo aspetto i percorsi casa-scuola meritano un'attenzione particolare, una protezione particolare, una normativa particolare. Se c'è sicurezza, il bambino può riappropriarsi del suo spazio in città, della sua autonomia nello spostarsi, del suo sentirsi libero e non dipendente sempre e comunque dal genitore che lo trasporta, come un pacco, da un luogo all'altro ( in questo caso da casa a scuola). Alcune esperienze dimostrano che in presenza di itinerari protetti e di misure particolari (ad esempio alcune strade vengono chiuse al traffico quando i bambini entrano od escono da scuola) i bambini preferiscono recarsi a scuola a piedi o in bicicletta. Il turismo Il turismo in bicicletta è un fenomeno importante in molti paesi dell'Europa centro-settentrionale che negli ultimi tempi è stato fortemente promosso anche da Paesi prima non coinvolti come la Spagna. La FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) ritiene ora che anche l'Italia debba cominciare a pensare seriamente a questa realtà. La ricchezza ambientale e culturale del territorio piemontese infatti è sicuramente all' altezza di reggere il confronto con altre aree d'Europa (Austria, Inghilterra, Germania, Olanda) dove già da tempo esiste la realtà consolidata ed economicamente rilevante del turismo in bicicletta; dal punto di vista climatico la nostra regione appare addirittura avvantaggiata rispetto ai suddetti Paesi. La Corona di Delizie Il progetto "Corona di Delizie in bicicletta" sviluppato dall' associazione Bici e Dintorni (FIAB), presentato alla Regione Piemonte, prevede di apporre una segnaletica apposita che porti il ciclista a spostarsi su una direttrice che corre lungo tutta la prima periferia di Torino, su strade minori e ciclopiste già esistenti, e che tocchi tutte le Residenze Sabaude (Stupinigi, Palazzo Reale e il centro di Torino, Venaria e Rivoli), passando per i centri minori, rivalutando in questo modo agli occhi del turista in bicicletta tutte le piccole cittadine finora dimenticate dal grande turismo di massa in autobus. Il percorso in questione passa attraverso la cittadina di Rivalta e proviene da Rivoli e Orbassano. Ciclostrada Val Sangone Analogamente al progetto "Corona di Delizie in bicicletta" e ai progetti già realizzati (Ciclopista Stupinigi - Vallere, Ciclostrada Pinerolo - Stupinigi, Ciclostrada Basso Pinerolese, Ciclostrada Valle di Susa, Ciclostrada della Dora Baltea) si vuole proporre alla Provincia di Torino un nuovo itinerario che valorizzi la Valle Sangone e che si colleghi e si integri con la rete delle ciclostrade già esistenti. L'itinerario partirebbe da Rivoli (e da Torino attraverso la pista ciclabile già esistente di Strada del Portone) passando da Rivalta e raggiungerebbe Trana attraverso la strada che costeggia il maneggio e Cascina Tavella. Quindi da Trana, utilizzando una panoramica strada secondaria asfaltata che parte dalle Cave di pietra, si raggiungerebbe Giaveno e di qui il Parco dei laghi di Avigliana, congiungendosi alla Ciclostrada della Valle di Susa per ritornare a Rivoli. Tale itinerario verrebbe segnalato e reso noto da apposita mappa ciclistica, analogamente agli altri itinerari provinciali già esistenti. Obiettivi 1) collegare i luoghi di interesse pubblico del territorio di Rivalta e in particolar modo: - le scuole materne, elementari, medie; - le aree verdi, i parchi, gli impianti sportivi; - il Municipio, le biblioteche, i centri Infomobil, il centro Giovani; - i vigili urbani, l'Asl, la Croce Bianca; - le Chiese, la Casa di riposo; - i mercati, gli uffici postali, i negozi, il centro commerciale; 2) collegare tutte le frazioni (Villaggio Aurora, Prabernasca, Gerbole, Tetti Francesi, Pasta) con Rivalta Centro; 3) collegare Rivalta con Rivoli, con Torino attraverso Tetti Neirotti e la ciclabile di Strada del Portone, con l'Ospedale S.Luigi e lo scalo ferroviario ( si spera prima o poi anche passeggeri) di Orbassano, con Orbassano attraverso il Parco del Sangone al fine di favorire percorsi sicuri per i ragazzi delle scuole superiori; 4) favorire il turismo ciclistico nel territorio rivaltese. 5) creare contemporaneamente una cultura dello sviluppo sostenibile rispettoso dell'ambiente attraverso quel mezzo ecologico, funzionale, silenzioso, alla portata di tutti, adulti, anziani e bambini, ed allo stesso tempo capace di far vivere emozioni spesso perdute qual è la bicicletta. Alcune iniziative parallele alla realizzazione delle piste ciclabili: - questionario conoscitivo per gli studenti Rivaltesi delle scuole elementari e medie; - INFOBICI: apertura di un Centro di documentazione, cultura e promozione della bicicletta e dell'offerta di itinerari ciclabili presso la nuova sede del Mulino in via Balegno (per esempio negli stessi orari di apertura del Centro Infomobil); - inserimento nel programma annuale "L'isola che c'è" realizzato dall'Assessorato all'Istruzione per le scuole del nostro territorio di corsi di "Educazione alla mobilità alternativa ai mezzi motorizzati" con la conoscenza delle molteplici possibilità che la bicicletta può esprimere per i bambini e i giovani; - iniziativa "QUESTA SETTIMANA VADO A SCUOLA IN BICICLETTA" con la sorveglianza delle principali strade percorse dai bambini e dai ragazzi per raggiungere le scuole in bicicletta (per esempio una settimana del periodo primaverile) e la contemporanea sensibilizzazione degli automobilisti per una maggiore attenzione; - iniziativa "BICIMERCATO" predisponendo la mattina del mercato (per esempio dalle 9,00 alle 13,00) un servizio di custodia delle biciclette che, in fase sperimentale (per es. un anno), potrebbe essere finanziata dal Comune; - iniziativa "BICIPIRAMID" al sabato pomeriggio sempre con custodia delle biciclette (per es. dalle 14,00 alle 19,00) che potrebbe essere finanziata dal Centro commerciale; - collegamento con l'Università degli Studi di Torino (ambiti: ambiente, viabilità, aspetti sociologici): far rientrare Rivalta all'interno di una ricerca sul miglioramento dell'ambiente, sulla trasformazione della città verso uno sviluppo sostenibile; - adesione all'annuale manifestazione "BIMBIMBICI"; - inserimento del progetto piste ciclabili nel sito internet del Comune di Rivalta e nel sito FIAB; - sull'esempio di Ferrara (vincitrice nel 1999 del 1° Premio Città Sostenibili del Ministero dell'Ambiente) la firma da parte del Sindaco della "BICYCLE CHARTER" che impegna l'Amministrazione ad attuare tutte le misure necessarie per favorire l'uso della bicicletta. Tra queste: - la "bici blu" per Sindaco e Assessori; - le "biciclette di servizio" per gli spostamenti dei dipendenti comunali; - un punto di nolo bici in una zona centrale di Rivalta ( per es. presso il distributore di benzina in P.zza Gerbidi); - far diventare Rivalta "CITTA' DELLE BICICLETTE" con relativi cartelli all'ingresso del sistema viario principale. NOTA SUI RISULTATI OTTENUTI A FERRARA: Il principale risultato raggiunto è la consapevolezza sociale della bicicletta come risorsa, che ha interessato tutti i livelli di popolazione con particolare riguardo per il settore dell'imprenditoria commerciale. A questo risultato ha contribuito la collocazione a tutti i principali ingressi in città di cartelli stradali con la scritta "FERRARA- CITTA' DELLE BICICLETTE". E' stato possibile raggiungere livelli molto alti di mobilità ciclabile in ogni stagione contribuendo in modo sostanziale a ridurre i livelli di emissione da idrocarburi in città e soprattutto il rumore. La dimensione bicicletta come fenomeno in crescita ha convinto molti ad investire nel settore facendo nascere nuovi punti vendita, riparatori e centri di noleggio. La stessa realizzazione del servizio bicitaxi è opera di un privato, mentra cominciano ad operare corsi specializzati di meccanica e tecniche di guida della bicicletta. Tra i risultati ottenuti spicca la limitata diffusione di scooter e ciclomotori tra i giovani. Inoltre il 30% degli spostamenti (è la stessa media di Copenaghen!) avviene abitualmente in bicicletta con punte del 44% per la spesa. Lo sport La possibilità di realizzare al posto o affiancata alla pista di atletica, all'interno del parco del Monastero, un piccolo circuito da utilizzare per gli allenamenti dei piccoli ciclisti e come pista di pattinaggio. La mobilità sostenibile Sono necessari interventi di moderazione del traffico e di promozione che permettano di coniugare fra loro gli aspetti fisici, economici, ecologici, politici, di mobilità rinnovata, sociali, psichici derivanti dall'uso della bici. I benefici Un turismo a basso impatto ambientale come quello in bicicletta comporta benefici impatti sull'economia locale in quanto crea nuove risorse, sia pure sulla base di cifre non enormi, per piccoli operatori locali quali negozi di generi alimentari, piccoli alberghi e agriturismi, meccanici riparatori di biciclette, cooperative di guide, bed & breakfast, ecc. I risultati di tale realizzazione potranno tradursi in: - snellimento del traffico automobilistico in città, - autonomia agli studenti che (a causa della mancanza di sicurezza) attualmente vengono portati a scuola in auto per pochi km, e agli anziani - riduzione dei livelli di inquinamento - maggiore visibilità della cittadina di Rivalta dal punto di vista turistico - creazione di posti di lavoro derivanti dalla realizzazione delle opere e dal loro successivo mantenimento. Finanziamenti Il 19 ottobre 1998 è stata approvata la legge nazionale n° 366 che regola le "Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica" finalizzate alla valorizzazione ed allo sviluppo della mobilità ciclistica: permette di realizzare reti di piste ciclabili e percorsi ciclopedonali anche composti da corsie o misti auto/bici e pedoni/bici, di costruire cicloparcheggi attrezzati, noleggi biciclette, messa in opera di segnaletica, redazione di cartografia, di realizzare conferenze specifiche, di realizzare itinerari turistici; finanzia il 50% della spesa totale, mediante la contrazione di un mutuo quindicennale i cui oneri sono a carico dello Stato; la domanda deve essere presentata entro il 31 marzo. La legge regionale n°33 del 17/4/90 "Interventi per la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, attraverso la realizzazione di una rete di piste ciclabili e di percorsi che agevolino il traffico ciclistico" indica le norme per l'adeguamento del sistema della viabilita' in aderenza alla Risoluzione del Parlamento Europeo: finanzia al 50% in conto capitale la realizzazione di sole piste ciclabili protette; la domanda deve essere presentata entro il 31 luglio. Il nuovo testo dell'art. 208 del Codice della Strada (decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285) risultante a seguito dell'approvazione dell'art. 17, comma 2, del disegno di legge 5507A.C. "Interventi nel settore dei trasporti" (che ha integrato il comma 4, primo periodo), stabilisce che i proventi derivanti dalle sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal Codice della Strada siano destinati, in misura non inferiore al 10 per cento, ad interventi per la sicurezza stradale, in particolare a tutela degli utenti deboli: pedoni, ciclisti, bambini, anziani, disabili. Attraverso tali strumenti sarà più facile trovare i finanziamenti per la realizzazione di tale progetto. Indirizzi utili per andare in bici: 1) Si può richiedere gratuitamente all'Assessorato al Turismo e allo Sport della Provincia di Torino il "VADEMECUM DEL CICLOTURISTA" e le mappe delle ciclostrade della Provincia: Ciclopista Stupinigi - Vallere Ciclostrada Pinerolo - Stupinigi Ciclostrada Basso Pinerolese Ciclostrada Valle di Susa Ciclostrada della Dora Baltea - E-Mail: turismo@provincia.torino.it - tel.: 011/8612645 - fax: 011/8612428 2) E' in distribuzione gratuita presso la sede del Parco del Po tratto Torinese nell'Area attrezzata delle Vallere la mappa degli ITINERARI CICLABILI DEL PARCO FLUVIALE DEL PO TORINESE. Il percorso n°8 lungo 25 km risale il torrente Sangone e, partendo dalle Vallere, arriva a Bruino passando da Beinasco e Rivalta. sito web: www.parks.it e-mail: parcopo@tin.it tel.: 011/642831 3) FIAB onlus (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): sito web: www.fiab-onlus.it www.bimbimbici.org e-mail: info@fiab-onlus.it 4) BICI & DINTORNI (Associazione di ciclisti urbani di Torino): sito web: www.biciedintorni.org www.arpnet.it/bici e-mail: bici@arpnet.it 5) Comune di FERRARA: si può richiedere la mappa delle piste ciclabili della città e altro materiale informativo relativo ai servizi legati alla bicicletta sito web: www.comune.fe.it e-mail: biciclette@comune.ferrara.it 6) UFFICIO INFORMAZIONI TURISTICHE PROVINCIA DI FERRARA: si possono richiedere gratuitamente le guide: - Destra Po (125 km lungo la riva destra del Po da Stellana, vicino a Ferrara, a Gorino) - 10 itinerari in bicicletta sito web: www.ferraraterraeacque.it e-mail: infotur@provincia.fe.it tel.: 0532/209370 7) PARCO NATURALE DELLA VALLE DEL TICINO: si può richiedere materiale informativo relativo ai percorsi ciclabili lungo il Ticino dal Lago Maggiore a Pavia. Sede del Parco: Oleggio (No), via Garibaldi 4 tel.: 0321/93028 fax.: 0321/93029 sito web: www.parks.it/parco.ticino.piemontese www.parcodelticino.pmn.it e-mail: info@parcodelticino.pmn.it 8) PARCO NATURALE DEI LAGHI DI AVIGLIANA: si possono richiedere i depliants - In bicicletta nel parco - Percorso ciclabile dei massi erratici Tel.: 011/9313000 Fax: 011/9328055 e-mail: aviglianapark@tin.it 9) L'AUSTRIA IN BICICLETTA: si può richiedere materiale informativo relativo ai percorsi ciclabili nazionali ed i servizi connessi presso AUSTRIA TURISMO: Tel.: 02/43990185 Fax: 02/43990176 sito web: www.austria-tourism.at e-mail: informazioni@austria-turismo.it 10) PIANO URBANO DEL TRAFFICO DI RIVALTA (PUT) approvato il 20 dicembre 2000: vedere il capitolo 4: Percorsi pedonali e ciclabili 11) Sono in corso di attuazione le seguenti reti di piste ciclabili: - TORINO: attualmente la rete di piste ciclabili ha uno sviluppo di circa 75 Km, che diventerà di 200 Km nell'arco di pochi anni; - sono già stati approvati dalle rispettive Amministrazioni i progetti di rete di piste ciclabili nei Comuni di Ciriè (già in fase di realizzazione), Avigliana e S.Ambrogio con i finanziamenti ottenuti dalla Regione con la legge 33/90.