Solarexpo, la progettazione bioclimatica tra obblighi e incentivi
Spunti e resoconto dal nostro inviato
24 May, 2004
di Antonio Montinaro Visioni non concordi fra gli intervenuti al convegno del sabato “Green Building” sulla progettazione bioclimatica. Giancarlo Allen, di Anab (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica), presentando le Linee Guida di Anab per l’architettura sostenibile per gli enti locali, sostiene che gli Enti Locali debbano cambiare le regole del gioco: bisogna educare la cittadinanza, sostenere una crescita culturale, attivare campagne di informazione e partecipazione attiva del cittadino abitante, rendere alcune misure per il risparmio energetico obbligatorie. Fortemente contrario agli strumenti proposti sempre più spesso da alcune amministrazioni comunali nei loro Regolamenti Edilizi: sconto sull’ICI, sconto sugli oneri di urbanizzazione, aumento di volumetria (peggio!) per chi installa o adotta misure per il risparmio energetico. L’esempio è chiaro: se un comune fa sconto sugli oneri di urbanizzazione, le sue casse non avranno quei soldi per fare strade, illuminazione e servizi fognari di uso collettivo, per premiare il singolo, che in fin dei conti beneficerà delle sue scelte progettuali anche a livello economico nel tempo. Bisogna far passare l’idea che l’architettura sostenibile costa meno di quella tradizionale: si considerino i costi di gestione e fornitura di energia! Ammettendo la diversa visione dall’oratore che lo ha preceduto, Franco Marinelli di Inbar (Istituto Nazionale Bioarchitettura), crede sì che forse eticamente non sia corretto incentivare il privato con sconti su tasse e volumetrie, ma inizialmente queste misure servono perché imprese e cittadini rispondono bene e affrontano meglio il maggior costo iniziale di una casa bioecologica. Opinione ancora diversa quella di Uwe Wienke, architetto, che riconoscendo i problemi legati a finanziamenti e incentivi comunali per chi adotta misure di risparmio energetico sostiene di seguire l’esempio della Germania, cioè defiscalizzare i prodotti per il risparmio energetico facendo attenzione a che i prezzi non salgano. Tutti d’accordo nel sostenere l’iniziativa della Provincia di Bolzano con il marchio CasaClima di certificazione energetica delle case e nel sottolineare come alcune scelte costruttive possano essere terribili: per produrre una tonnellata di cemento viene emessa in atmosfera una tonnellata di anidride carbonica, rapporto uno a uno. E il legno, antico materiale da costruzione? Resiste e torna ad essere competitivo.