Discarica addio
Allarme di Legambiente sui rifiuti in Lazio
25 May, 2004
In occasione del convegno organizzato in collaborazione con la Provincia di Roma per la seconda "Settimana dei rifiuti", Legambiente Lazio ha presentato e segnalato alle autorità preposte alcuni casi di pessima gestione dei rifiuti. Vergognosi scorci del paesaggio della Provincia di Roma, individuati grazie alle segnalazioni dei cittadini e dei circoli di Legambiente, in cui l’allarme è davvero grave: tutte discariche a cielo aperto, situazioni di pericoloso degrado, quintali di rifiuti ingombranti abbandonati sul ciglio delle strade. Quintali di rifiuti ingombranti abbandonati nei posti più impensati: dai fossi, ai parchi fino ad arrivare alle spiagge del litorale. Nessun luogo è al riparo dai rifiuti come le foto che alleghiamo documentano. Tutto ciò avviene in una Regione in cui la produzione dei rifiuti solidi nel 2002 è stata di 2.949.337 Tonnellate, 576,4 kg per abitante (dati Rapporto APAT 2003), con una raccolta differenziata ferma ad un misero 5,16%, ben lontani, quindi, da quel 35% previsto dalle normative nazionali che è esso stesso da considerare come un limite minimo. Legambiente afferma che il Piano rifiuti regionale e il piano del Commissario sono troppo sottodimensionati sulla raccolta differenziata (assume implicitamente come obiettivo massimo quello minimo del 35% fissato dal decreto Ronchi) e, basando la previsione di crescita dei rifiuti sul dato dell’anno giubilare, troppo spinto sulla termovalorizzazione (prevedendo ben 7 inceneritori in regione): analizzando nel dettaglio il piano degli interventi straordinari elaborato dall'ufficio del Commissario per l'emergenza rifiuti, si scopre che si prevedono impianti per il trattamento dei rifiuti differenziati, tra esistenti e nuovi, sufficienti a trattare al massimo 344.500 T/a (tonnellate annue) di rifiuti, portando la raccolta differenziata per il Lazio a mala pena al 9,2% del totale dei rifiuti raccolti, ben lontana dall'obiettivo minimo del 35%. "L’allarme rifiuti nel Lazio è sotto gli occhi di tutti, con l’immondizia che assedia le nostre città e la nostra Regione. –dichiara Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio- Una situazione davvero grave che va risolta avviando misure che vanno oltre l'emergenza, che vede la discarica come la scelta prevalente anziché residuale nella gestione dei rifiuti e la termovalorizzazione proposta come la sola soluzione al problema. E’ urgente intensificare i controlli su questi temi, monitorando la regione e reprimendo l’illegalità, superando il rimpallo delle responsabilità, bonificando immediatamente i siti a rischio. Bisogna rilanciare la gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti elaborando i piani provinciali, con tavoli aperti alle Amministrazioni e ai cittadini, garantendo la più assoluta trasparenza e la massima partecipazione soprattutto nelle scelte adottate per localizzare gli impianti. E’ fondamentale accelerare la realizzazione di nuovi impianti per la raccolta differenziata, invece di pensare agli ampliamenti delle discariche a colpi di ordinanze e alla realizzazione dei termovalorizzatori."