E' arrivato un bastimento carico di...
I porti italiani, come risulta da una ricerca di Comieco, non raccolgono differenziatamente la carta , andando a formare dei grossi Mucchi Selvaggi... ma a Genova qualcosa si muove... Continua la rubrica in collaborazione con Comieco
01 June, 2004
Esistono luoghi in cui passano migliaia di persone ogni giorno, in cui si affollano decine e decine di uffici, in cui i bar si contano a grappoli. Luoghi in cui, per il momento non si fa una raccolta differenziata della carta, ne di altro materiale. Questi luoghi sono i porti italiani. Da una ricerca del Consorzio Comieco risulta che i porti, spesso demandano a ditte esterne la raccolta dei rifiuti, e spesso la raccolta differenziata si limita a materiale inquinante, ma non degli RSU (Rifiuti Solidi Urbani) e assimilati. Nelle statistiche il massimo di raccolta differenziata della carta sembra essere Napoli con un misero 4,5%! Un discorso analogo si può fare per le navi, dove la raccolta differenziata praticamente sembra non esistere. La maggioranza dei porti, inoltre, si limita ad una raccolta di prossimità, con cassonetti posizionati all’interno dell’area portuale, e solo Porto Empedocle si avvale di un porta a porta per i terminal, mentre Savona e Livorno utilizzano la stessa metodologia, ma solo per gli uffici. Insomma, una situazione non rosea, per il riciclo, carta in testa. Proviamo allora ad andare a vedere cosa succede in uno dei porti più grossi d’Italia, quello di Genova. Come confermatoci sia da Geam (la società, partecipata al 51% da Amiu e al 49% da Autorità Portuale, che si occupa della gestione dei rifiuti nell’area Portuale di Genova) che da Autorità Portuale, al momento si effettua un servizio di raccolta differenziata solo per rifiuti pericolosi, industriali o sanitari, ma non per gli RSU e assimilati. Una stima, fornitaci dagli stessi interlocutori, fissa in 14000 le tonnellate di rifiuti indifferenziati smaltiti dal porto genovese ogni anno. Ma a Genova qualcosa si muove: “una raccolta porta a porta della carta – ci dice il dott. Solari di Geam – partirà in giugno, presso gli uffici e i bar dell’area portuale. Stiamo anche pensando ad una raccolta del vetro, almeno per i bar, ma l’abbiamo posticipata al prossimo autunno, per evitare accavallamenti”. Anche per quel che riguarda la raccolta sulle navi, qualcosa cambierà, complice un decreto legge dell’agosto 2003, che recepisce la legge europea secondo la quale anche sulle navi sarà obbligatorio differenziare i rifiuti. Un piano sarà presentato entro agosto alla Regione, che dovrà essere approvato entro ottobre… Insomma… se son RSU si differenzieranno