Caro Eco dalle Città - Un lettore ci scrive
Sulla polemica sui giornali lasciati in treno
04 June, 2004
Caro Eco della Città, aggiungo una nota alla polemica sui giornali lasciati in treno. Innanzi tutto sono un utente sia del treno che dei suoi giornali. Ritengo che abbndonare il giornale in treno serva a farlo leggere a qualcun altro che ne é ovviamente sprovvisto e che probabilmente lo rimarrà per il resto della giornata. Una motivazione del genere in questo periodo di fascismo culturale la trovo un buon contributo alla sostenibilità. D\'altronde si diffondono e sostengono nei milieux culturali gli abbandoni mirati di libri: in cosa differiscono i giornali. Ovviamente il meccanismo va raffinato, eliminando dalle stazioni quei giornali spazzatura che fanno TV anche su carta, come se non ne avessimo abbastanza (fascismo culturale). In sostanza partendo dal presupposto che tutti devono far la raccolta differenziata, tantopiù enormi imprese come Trenitalia, spetta assolutamente a loro provvedere alla separazione dei rifiuti (e non solo dei giornali) che vengono prodotti nelle stazioni e treni come le città (molte tra loro) provvedono a quelli prodotti sul loro territorio. Certo che se il vanto di Cimoli (in bocca al lupo Alitalia) è di avere pareggito il bilancio a discapito del personale, di qualità e sicurezza, non mi sembra un grosso risultato, alla fine sono capaci tutti, basta applicare la regola: forte coi deboli e deboli coi forti. Vi saluto e ringrazio per la vostra interessante e simpatica testata, Michele Ferrari