Scuola, traffico e ambiente
04 June, 2004
STUDENTI E PEDONI Kerbaker Andrea E\' in distribuzione in questi giorni nelle scuole milanesi un accurato questionario sulla mobilità nell\' ambiente: otto pagine fitte di quesiti rivolti ai ragazzi in età scolare. In conclusione, una domanda retorica: «Ti piace lo slogan \"Meno auto più pedoni\"?». Senza scomodare Renato Mannheimer, principe dei sondaggisti oggi così in voga, siamo certi che i sì a quest\' ultima domanda vinceranno con percentuali bulgare; e lo farebbero anche se il questionario fosse diffuso tra i genitori o gli adulti in generale. Del resto, la risposta è implicitamente prevista già nella premessa: dove si afferma che «ce la metteremo tutta per renderti più piacevole andare e tornare da scuola». E cosa di meglio di una città che riscopre il piacere di una sana camminata, e magari, come in un vecchio film di De Sica, quello di salutarsi? Fin qui l\' ottimismo della volontà. Poi, una volta compilato il questionario, usciamo dalla simpatica atmosfera di utopia per ripiombare nella realtà quotidiana: con le macchine in doppia fila accumulate davanti alle elementari in attesa dell\' uscita dei ragazzi; dietro, il consueto spettacolo di altri automobilisti di fretta che manifestano la loro insofferenza con clacson a ripetizione, urla, schiamazzi variopinti. Congestionamento stradale e smog ringraziano, in sospirosa attesa dell\' estate con la pausa scolastica. Qualche misura è già stata presa dalle famiglie, con naturale buon senso. Non da oggi, le mamme si alternano nel ritiro dei bambini, caricando su di una sola macchina legioni di piccoli allievi: una forma di navetta domestica, efficace e relativamente facile da organizzare. Altri genitori utilizzano biciclette o motorini, che hanno anche il pregio della rapidità. Non basta: le macchine restano in sovrannumero. Sicuramente auspicabile è l\' adozione massiccia degli scuolabus. Il mezzo è oneroso, per costi iniziali e di gestione. Ma è un investimento sul futuro: se siamo in grado di introdurlo tra le abitudini delle nostre famiglie, togliamo per sempre dalle strade una quota di traffico. Anche l\' incentivazione del trasporto a piedi riveste un ruolo importante. A partire dai dettagli: spesso il piacere della passeggiata si scontra con la mole degli zaini. Sono troppo pesanti: un fenomeno non nuovo, pluridenunciato. Da anni, un\' annosa polemica sull\' effettiva utilità di tutti quei libri contrappone insegnanti e genitori, fieramente arroccati su fronti contrapposti. Senza grandi risultati: quasi tutti i ragazzi delle elementari arrancano ogni giorno afflitti sulla schiena da pesi ingenti. Di fronte a un simile supplizio, anche gli animi meglio disposti rinunciano a un\' eventuale passeggiata: tutti in macchina, e addio velleità ecologiche. Alcuni professori adottano una soluzione salomonica, permettendo ai ragazzi di tenere parte dei quaderni nelle aule: l\' esempio, se seguito, permetterebbe schiene più dritte; e forse qualcuno, meno oppresso dal fardello della cultura, si lascerebbe tentare dalla passeggiata casa-scuola. E «Meno auto più pedoni» da efficace slogan diverrebbe piccola realtà quotidiana.