Il caldo è già da record
Un piano per gli anziani
10 June, 2004
INIZIATIVA DEL MINISTRO SIRCHIA Daniela Daniele ROMA L'ondata di caldo che ha investito il Centro e il Nord Italia non accenna a passare e, anzi, per domani è previsto un ulteriore innalzamento delle temperature. Giugno rovente in tutto il Piemonte, con temperature ancora più alte di quelle già altissime dell' anno scorso. Oggi i picchi massimi si sono toccati nell'alessandrino, con i 36,6 gradi di Isola Sant'Antonio e i 36,3 di Novi Ligure. Fra i capoluoghi di provincia, il primato spetta ad Alessandria, con 34,7 gradi (contro i 34,2 dello stesso giorno del 2003). Torino segue a ruota con 34,6 gradi e con un balzo di 2,6 gradi in più rispetto al giugno dell' anno scorso. In crescita anche le temperature di Asti, 32,4 (contro 31,9); Biella, 32,6 (erano stati 32 l' anno scorso)e Cuneo, 31,9 (29,8 nel 2003). Per avere un parziale refrigerio, dicono i meteorologi, i piemontesi dovranno aspettare fino a sabato, quando l'irruzione di aria fredda in quota provocherà nuvolosità e possibili rovesci. Anche in Lombardia la colonnina di mercurio ha registrato temperature di piena estate. A Milano ci sono stati 34 gradi. Ma non sarà più un disastro, com'è accaduto l'anno scorso, con la moria estiva di anziani. Impegno e preparazione che specialisti della sanità e della Protezione civile assicurano di aver messo in campo contro eventuali emergenze fanno ben sperare. Regioni e Comuni hanno ricevuto dal ministro Sirchia un fonogramma con le raccomandazioni per evitare il ripetersi di quella drammatica situazione. «Bisogna concentrare l'attenzione in particolare su tre importanti punti - sottolinea il ministero -: l'individuazione della popolazione a rischio; la messa a punto di un piano per lo spostamento degli anziani, al bisogno, nelle strutture sanitarie, ma anche per aiutarli a recarsi a supermercati o in altre strutture, per le necessità quotidiane; l'attivazione di un piano per la sorveglianza a domicilio da parte dei servizi sociali». Sulla emergenza caldo per gli anziani l'Anci chiede al ministro Sirchia di costituire un tavolo di concertazione tra Comuni, Regioni e governo. La richiesta è contenuta in una lettera che il presidente dell'Anci, Leonardo Domenici, ha inviato al ministro della Salute. «L'aumento di mortalità registrato la scorsa estate nella popolazione anziana - scrive Domenici - impone di avviare urgentemente ogni utile e opportuna iniziativa affinchè la drammatica situazione del 2003 non si ripeta». Alla Protezione Civile il compito di fare da sentinella. «I metereologi hanno detto che avremo un'estate più tranquilla, sotto il profilo delle temperature, rispetto all'anno scorso - osserva Marta Di Gennaro, direttore generale del settore sanitario -. Ma, anche se le temperature massime dovessero essere più ridotte, di sicuro l'arrivo dei primi caldi elevati è sempre e comunque un momento che richiede un'accurata prevenzione, perché può rappresentare un serio pericolo, soprattutto per la popolazione anziana». Come si sta facendo prevenzione? «E' sulla previsione che abbiamo concentrato i nostri sforzi. Si è passati dalla fase sperimentale dell'anno scorso, a un programma reale che riguarda la sorveglianza, ormai consolidata, di quattro città - Roma, Bologna, Milano e Torino - alle quali si aggiungono, in fase ancora sperimentale per la modalità della raccolta dei dati, Genova, Firenze, Palermo e Brescia». La previsione sull'aumento di temperature si fornisce con anticipi di 72, 48 e 24 ore. «Si fa questo - conclude la dottoressa Di Gennaro - per dar modo alle responsabilità locali, nei sistemi sociali e sanitari di Comuni e Regioni, di poter prendere i debiti provvedimenti in un tempo sufficiente per poterli organizzare». E si utilizzano, per realizzare gli elaborati, i dati forniti dell'areonautica militare, con l'aiuto di strutture epidemiologiche, messe a disposizione dalla Regione Lazio. Anche i medici sono pronti all'emergenza. Marco Trabucchi, presidente della Società italiana di geriatria e gerontologia, osserva: «Le autorità sanitarie locali, Comuni e Regioni, che avrebbero dovuto già censire gli anzini a rischio, dovrebbero organizzare interventi sistematici per identificare gli anziani a rischio. Con l'allarme che ci fornisce la Protezione civile 72 ore prima di un picco di caldo, è possibile organizzare, anche grazie ai volontari, un vero e proprio servizio di controllo, per andare a casa degli anziani più deboli e vedere in quali condizioni sono, se hanno bisogno che sia fatta loro la spesa o se, nei casi più gravi, devono essere ricoverati». I geriatri, poi, ripetono i consigli per affrontare il grande caldo: bere molti liquidi, mangiare frutta e verdura, vestire abiti in tessuti naturali, non uscire nelle ore più calde, corprire il capo e gli occhi. Una buona notizia arriva dalla Coldiretti. Nonostante il grande caldo, non c'è in questo momento il rischio di siccità, grazie alle intense piogge di inverno e primavera.