Dall´urna spunta l´inceneritore
Deciso il sito: sorgerà al Gerbido. Provincia, Saitta tratta coi Ds
22 June, 2004
Il neopresidente vede Larizza e chiede di poter nominare due assessori di sua fiducia MARCO TRABUCCO L´inceneritore, si farà al Gerbido. La decisione è in pratica presa anche se nessuno per ora la conferma ufficialmente. In quel senso andrebbe lo studio di prefattibilità che il Comune e la Provincia di Torino e gli altri soggetti interessati hanno affidato a Trm la società che dovrà occuparsi della progettazione del cosiddetto termovalorizzatore. E in quel senso, si fa capire in Comune, va la logica: «È l´unica possibilità che abbiamo per averlo in tempi umani e non tra quarant´anni - dice una fonte che preferisce rimanere "nascosta" - il terreno è già nostro e quindi non si deve procedere a espropri come dovrebbe accadere per l´altro sito, quello della Servizi industriali di Orbassano. Inoltre l´area è più grande». Il vicesindaco Marco Calgaro, che ha la delega su questa delicata vicenda, per ora non conferma: «Non ho ancora visto lo studio di fattibilità affidato a Trm. Posso dire però che entro la fine di giugno, dopo esserci consultati con tutti gli altri soggetti interessati, annunceremo la decisione definitiva. Non si può più aspettare». L´attesa è legata anche alla nascita della nuova giunta provinciale. Proprio all´ente di Palazzo Cisterna spetta infatti la competenza su questa materia. Antonio Saitta ha già detto in campagna elettorale di essere favorevole all´inceneritore. E nel suo programma, accettato anche dai Verdi e da Rifondazione Comunista, quel punto è tra i principali anche se, sul tema del trattamento dei rifiuti, legato a una serie di altri provvedimenti primo fra tutti l´aumento della raccolta differenziata. Il tema però resta scottante. E così i Ds, su sollecitazione pare dello stesso sindaco Chiamparino, hanno chiesto l´assessorato all´ambiente: tre i nomi per quel posto. Il primo è Stefano Esposito attuale ad di Trm che però nicchia: eletto in consiglio provinciale preferirebbe fare il capogruppo della Quercia. In alternativa i Ds proporrebbero il capogruppo in Sala Rossa, Beppe Borgogno, o Marta Levi, anche lei consigliera comunale. Ieri intanto nel primo incontro post elezioni con il segretario provinciale Ds Rocco Larizza, Saitta ha fatto sapere di avere intenzione, come aveva fatto tre anni fa Chiamparino, di voler «tenere per sé» la nomina di due dei 14 assessori della giunta, togliendoli dalle trattative tra i partiti. Una faccenda che non è molto piaciuta ai Ds e agli altri componenti della maggioranza che vedono in questo il tentativo di mantenere alla Margherita una quota di assessorati più alta, nonostante la sconfitta elettorale. La scelta del Gerbido poi rischia di provocare la ribellione di molti comuni della cintura, pur governati dal centrosinistra: Beinasco, Orbassano Grugliasco, Collegno avevano infatti già fatto sapere di preferire la Servizi Industriali. E Rivoli addirittura aveva bloccato anche quella possibilità. Oggi la situazione non è cambiata: il nuovo sindaco di Rivoli, Tallone, per nulla entusiasta dell´inceneritore avrebbe intenzione di affidare proprio ai Verdi, gli oppositori più duri dell´operazione, l´assessorato all´ambiente del Comune.