Comuni Ricicloni 2004
Novità dell'edizione 2004 è l'indice di qualità del sistema di gestione rifiuti. Vince Fumane (VR). Villafranca d'Asti prima nella classifica "quantitativa" con l'85% di raccolta differenziata. Il Veneto supera la Lombardia.
07 July, 2004
Fumane, in provincia di Verona, primo Comune riciclone d'Italia, realizza la migliore performance per quanto riguarda la qualità del sistema di gestione dei rifiuti. Novità di quest'anno è infatti l'introduzione, accanto a quella basata sulle percentuali di raccolta differenziata, della classifica di qualità: vengono premiati cioè i migliori sistemi di gestione generale dei rifiuti e dal 2005 questa classifica sostituirà quella quantitativa. Il nuovo sistema si basa su un indice di qualità, che sposta il risultato da “maggiore” a “migliore” raccolta, calcolato su uno spettro di quindici parametri. Il dato della quantità resta uno dei parametri tra i più incisivi, ma “pesano” anche aspetti come la produzione pro capite (ad esempio campagne di riduzione, compostaggio, passaggio dal sistema da tassa a tariffa) e l'esistenza di un sistema di raccolta dei rifiuti pericolosi che garantisca la sicurezza dello smaltimento. Accanto, Villafranca d'Asti sale sul podio di Comuni Ricicloni 2004 con l'85,38% di raccolta differenziata. I comuni del Veneto, seguiti da quelli del Piemonte, sbaragliano le classifiche e tolgono dopo molti anni il primato regionale alla Lombardia. A dieci anni dalla prima edizione del Premio, resta incolmabile il distacco delle regioni del Nord rispetto al resto d'Italia: si confermano le discrete prestazioni del Centro Italia, con la Toscana asso pigliatutto nella speciale classifica di area, mentre al sud spiccano e fanno ben sperare gli ottimi risultati in provincia di Salerno, dove il comune di Bellizzi si attesta sul 68,95%, vincendo anche la classifica per la buona gestione della raccolta, e Giffoni Sei Casali raggiunge il 66,34%. Un segnale positivo che dimostra come anche nelle regioni in emergenza rifiuti si possano raggiungere traguardi nella raccolta differenziata ben oltre gli obiettivi fissati dal Decreto Ronchi. E' questo a grandi linee il quadro della decima edizione di Comuni Ricicloni, presentata a Roma in occasione del convegno “Dieci anni di riciclaggio e buone pratiche in Italia”. Al Centro congressi Cavour, dove si è tenuta anche la premiazione, oltre ai sindaci e ai rappresentanti dei numerosi Comuni vincitori, sono intervenuti il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta e il Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, che hanno discusso insieme a Massimo Ferlini, presidente dell'Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, Gianfranco Faina, presidente del Conai, Carlo Noto La Diega, Fise – Assoambiente, Daniele Fortini, vice presidente di Federambiente, Dario Esposito dell' Anci, Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente, e Lucia Venturi responsabile scientifico di Legambiente. “Dieci anni di Comuni Ricicloni impongono un bilancio, è quello che abbiamo fatto – ha spiegato Roberto Della Seta, presidente di Legambiente -. Oggi superare la soglia del 70% senza riuscire a far funzionare un buon sistema, che riduca la produzione e assicuri l'avvio al riciclaggio, non ha molto senso. Ecco perché abbiamo scelto di misurare anche la qualità della gestione. I tanti comuni premiati oggi sono l'esempio che le buone pratiche danno buoni frutti. Confortati da questi risultati, non ci stancheremo mai di dire che una buona raccolta differenziata risolve in larga parte i problemi di smaltimento, riduce al minimo la necessità di inceneritori e discariche”. Questa edizione di “Comuni Ricicloni” giunge a pochi giorni dall’ennesima esplosione dell’emergenza rifiuti in Campania, che ha visto i cittadini di Montecorvino ribellarsi alla riapertura della discarica di Parapoti. “I fatti di Montecorvino – ha detto ancora Della Seta – confermano una volta di più che senza raccolta differenziata è impossibile qualunque gestione sostenibile, e socialmente condivisa, dei rifiuti. Due esigenze vanno rese compatibili: la prima è che i rifiuti vengano smaltiti più vicino possibile ai luoghi di produzione e, la seconda, è il diritto di coinvolgimento delle popolazioni già martoriate da decenni di ecomafie e discariche inquinanti. I cittadini devono partecipare alle scelte di localizzazione degli impianti e soprattutto devono ricevere adeguate garanzie che eventuali ‘sacrifici” servano a determinare una svolta nella gestione dei rifiuti. La politica, ad ogni livello, finora ha mancato alle proprie responsabilità, noi ci batteremo perché la vicenda di Montecorvino segni un mutamento di rotta in Campania e nell’intero Mezzogiorno”. Nel rapporto emerge più che mai l'assenza delle città capoluogo di regione. Milano è ferma sotto il 30% da almeno 7 anni, tutte le altre, a parte la discreta prestazione di Firenze (27,86%), sono lontanissime dalla soglia fissata dalla legge. I “ricicloni” del 2004 sono dunque per lo più i medi e piccoli comuni, molti dei quali incrementano di anno in anno, sia per quantità che per qualità, il risultato della raccolta differenziata. Come già detto vincitori assoluti sono Fumane (VR) per l'indice di qualità e Villafranca d'Asti per la percentuale di differenziazione sul totale dei rifiuti prodotti. La classifica dei capoluoghi di provincia vede al Nord al primo posto Verbania, con il 52,29%, e Lecco per l'indice di qualità; al centro si afferma Lucca con il 36,8%, mentre al sud nessuno arriva alla soglia del 25% (obiettivo del Decreto Ronchi per il 2001). Preganziol, in provincia di Treviso, sbaraglia tra i comuni sopra i 10mila abitanti in entrambe le classifiche con il 78,53%; al centro vince Poggibonsi (41,64%) e al sud Bellizzi (68,95%). Tra i comuni under 10mila, successo al nord per i primatisti Villafranca d'Asti e Fumane, che cedono lo scettro nella categoria dei piccoli comuni ai secondi classificati Marene (CN) (81,82%) e Breda di Piave (TV). Al centro vince Sant'Omero (TE) con il 63,88%, al sud Giffoni Sei Casali (SA) con il 66,34%. Altri premi sono andati ai Comuni che si sono distinti nelle singole categorie. Crema, nella bassa pianura Padana, vince per la migliore raccolta della frazione organica e del verde con un sistema di porta a porta e i cittadini possono avere in comodato d'uso dei composter per il compostaggio domestico. Ottimo risultato anche per Castagneto Carducci (LI). Calenzano (FI) vince per la migliore raccolta di carta e cartone, Curtarolo, in provincia di Padova, per gli imballaggi in plastica, Isola della Scala, nel veronese, vince per gli imballaggi in alluminio. La migliore raccolta del vetro è quella di Orta San Giulio (NO), mentre quella “fai da te” delle batterie esauste è appannaggio di Villa Di Serio, in provincia di Bergamo. Sernaglia della Battaglia (TV) si distingue per l'ottimo livello di compostaggio domestico e Correggio, in Emilia, vince per la migliore raccolta differenziata del legno. Il premio “Cento di questi consorzi” va al Consorzio Intercomunale di Priula, 22 comuni per oltre 200mila abitanti nel trevigiano, per l'alto livello di raccolta differenziata raggiunto, Santo Stefano Ticino (MI) si aggiudica invece il premio per il miglior utilizzo di materiale inerte riciclato per la costruzione di una strada con rifiuti di demolizione. Un premio alla carriera va anche al CEM Ambiente, il consorzio nato nel 1973 che associa 48 comuni della provincia di Milano per un totale di 400mila abitanti. A Roveré della Luna, in provincia di Trento, va la menzione speciale per l'efficacia del sistema di raccolta differenziata portata in breve tempo dal 17% al 70%. Per la migliore campagna di sensibilizzazione viene segnalato Avellino. Una menzione speciale va, nella categoria denominata “start up”, a Giarratana, 3.500 abitanti nel ragusano, per le raccolte domiciliari dei singoli materiali in una regione, la Sicilia, in cui la raccolta differenziata è quasi inesistente. Stesso riconoscimento al Consorzio CISA Serramanna, 11 comuni del cagliaritano, per le buone premesse in Sardegna. Comuni Ricicloni 2004 è stato realizzato con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e grazie alla collaborazione di Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, ANCI, CONAI, Federambiente, Fise-Assoambiente, Cial, Comieco, Corepla, Cobat, CIC, Rilegno, Anpar, Achab Group, Eurovix, Scuola Agraria del Parco di Monza, Tetrapak.