«Studio e amministratore da cambiare»
AN E FI CONTESTANO IL DOPPIO INCARICO DI STEFANO ESPOSITO ALLA GUIDA
13 July, 2004
Stefano Esposito, amministratore delegato di Trm (Trattamento rifiuti metropolitani), la società che dovrà gestire il futuro inceneritore, e adesso anche capogruppo Ds a Palazzo Cisterna, ieri è entrato nel mirino delle opposizioni. Forza Italia e An hanno denunciato che Esposito nella duplice veste di manager e di politico in Provincia «è incompatibile», trovandosi nella condizione di controllore (in quanto leader del maggior gruppo di governo nell'ente che dovrà decidere sul termovalorizzatore) e controllato, come amministratore di Trm che gestisce l'iter per realizzarlo. Barbara Bonino di An ne chiede le dimissioni. Anzi fa un passo in più, invitando l'amministrazione guidata da Antonio Saitta a redarre un nuovo studio di fattibilità sulle aree per costruire la struttura che brucerà i rifiuti della città e del suo hinterland. «L'amministratore delegato di Trm - afferma Barbara Bonino - non solo ha ricoperto per anni il ruolo di responsabile degli Enti Locali per i Ds, ma oggi è anche capogruppo del partito in Provincia, vale a dire in quello stesso ente che dovrebbe prendere una decisione politica responsabile e priva di condizionamenti». Un «conflitto di interessi evidente», afferma, annunciando che «in ogni caso An presenterà una mozione per chiedere un nuovo progetto, realizzato da un ente terzo, possibilmente svincolato dal controllo del soviet diessino». Da non trascurare, infine, la «contrarietà alla costruzione dell'inceneritore in aree così prossime ai centri abitati» e la denuncia «del tempo e del denaro che la Provincia e il Comune hanno sprecato con i fallimentari piani di gestione dei rifiuti». Analoga la presa di posizione di Forza Italia. Le repliche Ds e dello stesso Esposito non si fanno attendere. Chiarisce Rocco Larizza, segretario provinciale del partito: «Fra i due incarichi ricoperti da Stefano Esposito non esiste incompatibilità formale. C'è piuttosto un impegno di lavoro considerevole che lo stesso Esposito ha valutato prima di altri». Ed ecco la versione di Esposito: «Il giorno dopo la mia elezione a capogruppo ho scritto ai soci di Trm (Amiat, Seta, società che gestisce i Comuni dell'area Nord, e Consorzio del Chierese) spiegando loro che, dopo aver concluso il lavoro impostato avrei deciso il da farsi, lasciando eventualmente uno dei due incarichi». E sulla questione del «conflitto d' interessi», l'ad di Trm diventa polemico ed ironico. «Forse - commenta - mi hanno scambiato per Berlusconi. Ma io sono una persona seria». Diradate le nubi sulla testa del nuovo capogruppo Ds, difeso peraltro dallo stesso neo presidente della Provincia Antonio Saitta, a Palazzo Civico c'è stato l'annunciato incontro fra il sindaco Sergio Chiamparino, il presidente della Provincia, Antonio Saitta, il vice sindaco con delega sull' inceneritore, Marco Calgaro, e l'assessore all'Ambiente di Palazzo Cisterna, Angela Massaglia. E se sul piano tecnico è stata avallata la scelta del Gerbido, su quello politico, resta in campo anche «Orba tre», sull'area della Servizi industriali. «Il protocollo d'intesa - hanno detto Chiamparino e Saitta - sarà firmato, con la scelta politica ufficiale del sito, il 23 prossimo nella riunione generale di Comune, Provincia con i 19 sindaci dei centri interessati alla nuova struttura».