"No all´inceneritore del Gerbido"
Alla vigilia della scelta ufficiale da parte della Trm, le amministrazioni di nove centri promettono battaglia. Le città dell´hinterland all´attacco: meglio nell´area Orba 3.
13 July, 2004
"L´accordo stipulato è sempre valido: al posto di Rivoli c´è Rivalta che offre i terreni" DIEGO LONGHIN Sindaci all´attacco sull´inceneritore. I primi cittadini di nove comuni dell´hinterland, Moncalieri, Rivoli, Collegno, Grugliasco, Orbassano, Rivalta, Beinasco, Piossasco e Bruino, più i presidenti delle Circoscrizioni 2 e 10 di Torino, minacciano «azioni di mobilitazione nel caso venisse scelta l´area del Gerbido per costruire il termovalorizzatore». Presa di posizione netta a due giorni dalla presentazione dei risultati dello studio di fattibilità tecnico-economica per la costruzione dell´impianto che smaltirà i rifiuti di 140 comuni della cintura e fornirà calore ed energia elettrica ad 1 milione e 700 mila abitanti. Lunedì la Trm, la società che costruirà e gestirà il nuovo impianto, annuncerà ufficialmente quale sito, tra Orba 3, dove ha sede la Servizi Industriali, e il Gerbido, ha le caratteristiche migliori per ospitare la struttura. Sono ormai pronti i rapporti del Politecnico e della società Golder. «Un lavoro ? spiega Fabrizio Zandonatti, presidente del Trm ? durato circa quattro mesi. Stiamo compiendo le ultime valutazioni di carattere economico sui terreni». In agenda alcuni incontri anche con i rappresentanti degli enti locali. Ma la decisione in realtà è già stata presa: sarà il Gerbido, come annunciato da «Repubblica». Una situazione che dà ancora più forza alla protesta dei sindaci dell´area metropolitana. Secondo uno studio del consorzio "Covar 14" l´area più indicata sarebbe quella dell´Orba 3 perché accessibile dalla tangenziale e lontana dalle abitazioni. In più l´inceneritore rappresenterebbe un impianto sostitutivo della Servizi Industriali, non aggiungendo problemi ambientali. L´unico ostacolo sono le preteste eccessive della società Sito, proprietaria dell´area, che si potrebbero però ridurre dando dei terreni in cambio. Lo scorso gennaio si era raggiunto un accordo tra comune di Torino e Regione sull´Orba 3, individuando delle aree di compensazione per la Sito, messe a disposizione dal comune di Rivoli, che poi, però, ha fatto marcia indietro. Ma il problema della compensazione per i sindaci non si pone: «Il comune di Rivalta ha già dato la disponibilità di alcune aree per ridurre le richieste economiche della società», si legge nella lettera firmata dai primi cittadini e dai presidenti delle circoscrizioni, tutte amministrazioni di centro-sinistra. «Non possiamo comunque accettare ? aggiungono ? che un accordo politico venga messo in discussione per una questione di compensazioni nei confronti di un´azienda nata per iniziativa pubblica e il cui azionista di riferimento è la Regione che non può esimersi dall´intervenire in prima persona per risolvere la situazione». Così come aveva già fatto nel 1994 quando la Servizi Industriali era stata ricollocata per far spazio ai nuovi mercati generali. Per i primi cittadini dell´area metropolitana «non possono prevalere solo gli interessi economici, ma si deve dar la precedenza alle valutazioni ambientali» e logistiche che vedono la zona dell´Orba 3 più adatta del Gerbido ad ospitare l´inceneritore che costerà 250-300 milioni, compresa la discarica di servizio. Ieri al Comune di Torino sono arrivate le 2500 firme che sostengono una delibera di iniziativa popolare per far passare un progetto che porti la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti al 65 per cento. Ad oggi si è superata la soglia del 30 per cento.