Rifiuti elettronici
Nel 2003 gli impianti del milanese hanno raccolto 212 mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici. Il dato emerge da una ricerca della Camera di Commercio di Milano. Da Ecosportello News
02 August, 2004
Nel 2003 gli impianti del milanese hanno raccolto 212 mila tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici. Il dato emerge da una ricerca condotta a livello regionale dalla Camera di Commercio di Milano. Mentre si attende il prossimo 13 agosto la scadenza dei termini ultimi entro i quali gli stati membri europei, compresa l'Italia, devono recepire la direttiva che regolamenta il settore del recupero e del riciclo del rifiuto elettrico ed elettronico (walkman, telefonini, computer, lettori di CD), l'organismo camerale ha fatto il punto sulla situazione della destinazione effettiva di questa tipologia di rifiuto. A Milano e provincia sulle oltre 212 mila tonnellate di materiale consegnate agli impianti, solo 7.600 sono state quelle raccolte in modo differenziato dai comuni. Si tratta soprattutto di frigoriferi e condizionatori (43%), a cui si aggiungono i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche prodotti dalle imprese (le apparecchiature fuori uso sono circa la metà del totale e le batterie al piombo oltre un terzo). La maggior parte degli apparecchi consegnati agli impianti vengono recuperati (72,8%) mentre l'11,6% viene smaltito. C'è poi un 15,6% che va in impianti dove si possono effettuare entrambi i trattamenti. Le batterie al piombo sono al primo posto per il recupero: costituiscono infatti il 77% di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici riciclati. Nelle altre province lombarde i rifiuti raccolti ammontano a circa 140 mila tonnellate. Perv la provincia di Milano il rapporto è stato compilato dalla Camera di commercio elaborando i dati MUD 2003 riferiti al 2002.