Comincia a New York la campagna contro i pedoni con cellulare
31 August, 2004
Nella metropoli per eccellenza – New York City, naturalmente – lo scorso anno ben 13.807 persone sono state investite da automobili. E 170 di questi incidenti hanno avuto esiti fatali. Nessuno è in grado di dire con esattezza quante di queste vittime della strada (quasi la metà del totale) stessero al momento del tragico impatto conversando al telefono cellulare. Ma è un fatto che all’esponenziale crescita dell’uso dei telefonini per le strade della città è corrisposto un (per fortuna non altrettanto accelerato) aumento degli investimenti di pedoni. Il che, la scorsa primavera, ha spinto il New York City Department of Transportation a lanciare una campagna (la prima al mondo, si presume) contro quello che, come altri e più antichi “crimes and misdemeanours”, viene ormai definito da una semplice sigla: WWD, walking while distracted, camminare mentre si è distratti. Distratti, ovviamente, da una conversazione telefonica senza fili. La campagna prevede l’esposizione di grandi cartelloni con slogan che, in altri tempi, sarebbero apparsi offensivamente ovvi: “Le auto sono fatte d’acciaio, tu no”, “Le auto fanno male, stai in guardia”. Stando tuttavia ad un servizio pubblicato dal New York Times, il forte incremento degli investimenti stradali non sarebbe, come si usa dire, che la punta dell’iceberg dei danni provocati dagli eccessi d’uso del telefonino. Quella che in realtà viene dolorosamente colpita - sostiene il prestigioso quotidiano citando alcuni neologismi quali “pedlock”, ingorgo pedonale, e ped-rage, rabbia pedonale - è la stessa qualità della vita in una megalopoli che, un tempo, si poteva vantare della sua “camminabilità” (virtù rarissima nelle città USA). Il cellulare, insomma, starebbe uccidendo, non soltanto molti di coloro che hanno la pessima abitudine di attraversare la strada conversando, ma - spintone dopo spintone, piede pestato dopo piede pestato - lo stesso spirito di solidarietà e reciproca simpatia che, un tempo, animava quanti preferivano l’uso delle gambe a quello dell’automobile.