Targhe alterne tutto l\'anno?
L'ipotesi del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi provoca perplessità tra i sindaci, ma anche qualche consenso
02 September, 2004
«Aumenterebbe il trasporto collettivo e si ridurrebbe il consumo energetico» ROMA – «Se in Italia viaggiasse la metà delle auto tutti i giorni, la gente si metterebbe d\'accordo, aumenterebbe il trasporto collettivo e si ridurrebbe il consumo energetico». Le parole sono del ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi la cui proposta di far circolare le auto a targhe alterne per tutto l\'anno provoca nei primi cittadini d\'Italia con diversi distinguo e perplessità, ma anche consenso. Il vicesindaco di Milano, Riccardo de Corato, parla di proposta da «discutere con molti «se» e molti «ma». Si può cominciare – osserva – con l\'obbligo di circolazione alternata per le auto non catalitiche». Secondo i dati dei rapporti quotidiani sullo stato dell\'inquinamento a Milano, però, «l\'inquinamento diminuisce notevolmente da aprile a ottobre, quando si spengono i riscaldamenti, poi torna regolarmente un problema serio nel periodo invernale». Segno, questo, per il Comune di Milano, che sono proprio gli impianti termici i maggiori responsabili delle emissioni nocive. «Proporre una misura così drastica e così parziale fa molto notizia ma poca politica dei trasporti», commenta l\'assessore ai trasporti dell\'Emilia Romagna, Alfredo Peri. D\'accordo con lui l\'assessore del comune di Bologna al settore, Maurizio Zamboni: «Non penso che quella delle targhe alterne – dice – sia una soluzione che possa dare garanzie sul piano strutturale». Più favorevole alla proposta del ministro Lunardi il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, secondo il quale può «avere come obiettivo l\'incentivazione all\'utilizzo dei mezzi pubblici». Il primo cittadino di Udine, Sergio Ceccotti, la liquida invece come «idea bizzarra». Più che proporre, «anzi, imporre dall\' alto» la soluzione delle targhe alterne, il ministro dei trasporti Lunardi dovrebbe prospettare ai Comuni «una politica della mobilità, che privilegi il trasporto pubblico e incentivi lo sviluppo sostenibile», dice il sindaco di Ancona e presidente dell\'Anci Marche Fabio Sturani, citando misure che «non hanno visto finora finanziamenti da parte dello Stato: metropolitane di superficie, filobus e bus a metano». Molto positivo invece il giudizio del sindaco di Lecce, Adriana Poli Bortone, europarlamentare di Fi, per la quale quella delle targhe alterne è una misura «veramente utile e intelligente» contro l\'inquinamento e per la riduzione dei costi petroliferi. Di tutt\'altro avviso il primo cittadino di Bari, Michele Emiliano: la soluzione delle targhe alterne per il traffico in città, osserva, è «una procedura che avrebbe lasciato allibiti se non fossimo abituati a questo stile di governo». Per il decongestionamento dei centri urbani, precisa Emiliano, serve «prima di tutto una buona attività di programmazione, sostenuta da adeguati finanziamenti da parte dello stesso ministero». Per l\'assessore ai trasporti del comune di Campobasso, Gaetano Di Niro, la soluzione prefigurata dal ministro «può essere valida solo per le grandi città in quanto Campobasso ha una realtà diversa». E una bocciatura arriva dal sindaco di Pescara, Luciano D\'Alfonso: «non possono essere i sindaci a togliere le castagne dal fuoco per il governo. Non è possibile immaginare di contenere la spesa energetica attraverso semplici ordinanze sindacali che costringano le persone a usale le auto a giorni alterni». «A Catania non ne abbiamo bisogno», dice secco anche Umberto Scapagnini, primo cittadino della città siciliana, che spiega: «Con i poteri straordinari ricevuti dal presidente del Consiglio Berlusconi ho potuto avviare nuovi interventi che stanno cambiando la città, anche sul piano della circolazione». A Catanzaro, l\'assessore regionale ai Trasporti, Francescantonio Stillitani, osserva che la proposta di istituzione in città delle targhe alterne tutto l\'anno «di primo acchitto sembra una sorta di ripiego. Avrei qualche perplessità – prosegue – soprattutto per l\'eventualità, che potrebbe verificarsi, di agevolare chi ha più auto a scapito di altri che utilizzano il mezzo per lavorare e che subirebbero una ingiusta penalizzazione». A Napoli, il sindaco Rosa Russo Iervolino giudica la proposta Lunardi «non da escludere ma da approfondire e analizzare».