Piazza San Carlo, ok al cantiere
LA COSTRUZIONE DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO ORA PUÒ PROCEDERE COME PREVISTO
09 September, 2004
Palazzo Civico boccia l'offerta della ditta già esclusa Giuseppe Sangiorgio Tutto confermato: i lavori in piazza San carlo, per il parcheggio sotterraneo e il restyling della zona aulica a cielo aperto, saranno proseguiti dalla ditta «Bentini» di Faenza. L'ha deciso ieri mattina, la commissione di gara, riunita a Palazzo Civico: la valutazione delle offerte, secondo questo organismo, è stata giudicata in modo corretto, quindi procede la società che da circa un mese sta lavorando sul nuovo cantiere. Bocciata, quindi - perché, secondo un comunicato del Comune, «non ritenuta «accoglibile» - la proposta dell'Ati Zumaglini e Gallina-Lavori Edili Stradali Srl, che aveva fatto ricorso prima al Tar (con esito negativo), poi al Consiglio di Stato che aveva imposto alla civica amministrazione di rivedere gli atti della precedente aggiudicazione. Salvo sorprese dovrebbe così concludersi la vicenda. Il cantiere su una delle piazze più belle della città, il «salotto» di Torino, non dovrebbero subire ulteriori intoppi, anche se sulla questione il Comune è in attesa del pronunciamento del Tar (si è riunito ieri, ma la sentenza dovrebbe arrivare sul tavolo dell'assessore Maria Grazia Sestero fra domani e lunedì) sul ricorso presentato da Legambiente, perché i lavori nella piazza non erano stati sottoposti alla valutazione d'impatto ambientale. Tornando al cantiere, ora, dopo il via libera della commissione appalti, la «Bentini», che nei giorni scorsi aveva di fatto rallentato, può nuovamente accelerare l'intervento distribuendo i subappalti, in modo da concludere l'opera entro il dicembre del 2005, nei tempi previsti da Palazzo Civico per arrivare puntuale con l'evento olimpico del febbraio 2006. Soddisfatta Maria Grazia Sestero: «Finalmente, dopo questo ulteriore chiarimento, possiamo guardare al futuro di piazza San Carlo, immaginandola senz'auto, ma ricca di iniziative in grado di far rifiorire le attività commerciali, turistiche e di carattere culturale».