Dal Tar nuovo stop a piazza San Carlo - da La Stampa del 11.09.2004
Il Comune: contestato un errore procedurale, non l'opera
13 September, 2004
ACCOLTO IL RICORSO DEGLI AMBIENTALISTI: PALAZZO CIVICO IMPEGNATO A TROVARE UNA STRADA PER NON FERMARE IL CANTIERE Nuovo stop al cantiere di piazza San Carlo. Stavolta, a fermare le ruspe dell'impresa Bentini - ma il Comune spera soltanto per pochi giorni - è un ricorso degli ambientalisti accolto dal Tar, il Tribunale amministrativo regionale. Motivazione ufficiale? Palazzo civico a suo tempo sottopose l'opera alla «verifica della procedura di impatto ambientale» presentando un progetto esecutivo al posto di quello preliminare, come previsto dalla legge regionale 40 del 1998. A presentare il ricorso, i tradizionali «nemici» del parcheggio interrato, che sin dal suo primo progetto lo hanno combattuto a suon di petizioni, delibere di iniziativa popolare, siti Internet e persino nostalgiche cartoline con su scritto «saluti da una piazza San Carlo senza griglie»: Italia Nostra, Pro Natura Torino, Legambiente Ecopolis. Un mix di ambientalisti ferrati nella dialettica scandita a colpi di carta bollata - mesi fa il sindaco Chiamparino dichiarò di essere stufo di questi «professionisti della protesta» - che si sono uniti a comuni cittadini contrari all'arrivo delle transenne attorno al Caval'd Brons. Dopo aver inutilmente tentato di bloccare il cantiere prima che arrivassero sul serio le transenne, ora il popolo anti-ruspa (assistito dall'avvocato Paolo Videtta) ha dalla loro l' ordinanza del Tar che chiede al Comune di bloccare i lavori per non aver osservato la giusta procedura. Come reagiscono a Palazzo Civico? Il comunicato ufficiale dell'assessore alla Viabilità Sestero è stringato: «L' ordinanza del Tar accoglie la richiesta di sospensione dei lavori del parcheggio di piazza San Carlo avanzata dai ricorrenti - si legge - non per il merito dell'opera, ma per un aspetto procedurale. Il Comune sta valutando due possibili strade da percorrere: da un lato quella giurisdizionale e dall 'altra una soluzione amministrativa e progettuale che può permettere di proseguire nei lavori». E ha poi aggiunto, a voce: «Rispettiamo ovviamente l 'ordinanza, ma non siamo preoccupati perché sono possibili soluzioni che evitino un fermo del cantiere». Soluzioni che si tradurranno in un ricorso al Consiglio di Stato e una delibera da portare in giunta il prossimo martedì, che riduca la capienza del parcheggio