"Targhe alterne due volte la settimana"
Piras: "Vogliamo andare oltre al progetto messo in campo un anno fa"
16 September, 2004
Per l´emergenza smog, che si ripresenta ogni anno in autunno, tra un mese potrebbero ritornare le targhe alterne almeno due volte la settimana. Un provvedimento che si aggiungerebbe, il mercoledì e il giovedì, agli stop alle auto non catalitiche. Se n´è discusso durante la riunione dei comuni dell´area metropolitana sul piano d´azione per l´inquinamento atmosferico coordinata dall´assessore provinciale a risorse idriche e aria Dorino Piras: «E´ stato un incontro interlocutorio, molti assessori erano freschi di nomina ma la nostra proposta è andare oltre il progetto dell´anno scorso, che ha prodotto effetti efficaci solo sul piano simbolico». Nel 2003, i flussi di traffico registrati da 5T nei giorni di blocco hanno fatto segnalare un abbattimento del 3,5% della circolazione privata. Le targhe alterne, invece, dovrebbero togliere dalla strada circa il 20% delle auto. Caute le reazioni di alcune amministrazioni della cintura, tra cui Chivasso, Moncalieri e Venaria, mentre da Torino è arrivato un semaforo giallo. Il sindaco Sergio Chiamparino vorrebbe vincolare le misure anti-polveri all´indice della qualità dell´aria pubblicato ogni giorno da Palazzo Cisterna, ma «è un´iniziativa che non si può legare ai parametri - aggiunge Piras ?. Di sicuro c´è bisogno di flessibilità, ma sull´arco di un mese non di una settimana. In ogni caso, è indispensabile che si arrivi a un programma unitario tra tutti i comuni, per ridurre i disagi ai cittadini». Oltre alle vetture private, a cui sarebbe vietato l´ingresso nel quadrilatero centrale di Torino cinque giorni su sette, nel mirino ci sono anche i veicoli commerciali: il 70 per cento del parco mezzi non è catalizzato. «Il dibattito, che riprenderà la prossima settimana, è servito anche a sondare altre possibilità rispetto a quelle messe in campo in precedenza - ha aggiunto l´assessore comunale all´ambiente Dario Ortolano ?. Non bisogna dimenticare, però, che ai cittadini sarà necessario spiegare quali siano i benefici di una simile politica». (f.m.)