Roma verso le targhe alterne
dal Messaggero del 18 ottobre
17 September, 2004
PRONTO IL PIANO PER LE TARGHE ALTERNE ROMA - Obiettivo: ricominciare entro la metà di ottobre. Progetto: riproporre il provvedimento delle targhe alterne, lo stop di una parte consistente delle automobili dei romani con la formula ormai collaudata del pari e dispari. Avvertenze: sarà uno slalom fra critiche e proteste, fra perplessità anche all'interno della maggioranza e prevedibile pioggia di critiche di chi sta all'opposizione. Anche perché le targhe alterne questa volta potrebbero avere un impatto ancora più forte sulla città, superiore alle quattro ore a settimana della prima fase di sperimentazione. L'assessore alla Mobilità, Mario Di Carlo, best replica watches sembra certo della necessità della replica. Eppure, la sperimentazione della prima parte del 2004 ha dato risultati contrastanti, con i valori dell'inquinamento che spesso non sono diminuiti neppure nei mercoledì delle targhe alterne. «Io resto convinto - dice Di Carlo - che una utilità ce l'abbiano, per questo è giusto ripeterle anche quest'autunno. Magari, partendo prima rispetto all'altra volta, quando si cominciò a gennaio». Da notare che nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti, Pietro Lunardi, aveva lanciato la proposta choc delle targhe alterne tutti i giorni. Dal Campidoglio era arrivata la risposta perentoria: «Sarebbe un grave errore». Comunque, all'interno della giunta si sta decidendo e discutendo in queste ore su quale formula applicare per le nuove targhe alterne. Nella prima parte del 2004 furono dieci i mercoledì dei pari e dispari, con la limitazione che riguardava la fascia verde fra le 15 e le 19. Cosa cambierà quest'autunno? «Stiamo lavorando su alcune ipotesi, ma prima di tutto cominceremo prima rispetto all'altra volta, quando di fatto si partì in inverno. L'obiettivo è essere pronti per la metà di ottobre. Però - avverte l'assessore Di Carlo - non è ancora certo che la giornata interessata sarà il mercoledì, in alternativa c'è anche il giovedì». Sarà sempre dalle 15 alle 19? No, da quanto fa capire l'assessore Di Carlo, ma è in linea con alcune dichiarazioni rilasciate in passato dall'assessore all'Ambiente, Dario Esposito, per rendere più efficace il provvedimento si punta ad ampliare la fascia oraria interessata dalle targhe alterne. Non solo le quattro ore comprese fra le 15 e le 19, ma probabilmente uno stop più lungo. Cosa sta spingendo il Campidoglio verso una decisione che rischia di rivelarsi quanto mai impopolare? Bisogna tenere presente che dal primo gennaio la normativa regionale prevederà un abbassamento ulteriore dei limiti di presenza nell'aria delle polveri sottili in base ai quali si dovrà decidere il blocco del traffico: dai 55 microgrammi per metrocubo a 50. Significa, lo hanno già detto tante volte Esposito e Di Carlo, ma anche lo stesso sindaco Walter Veltroni, che Roma rischia di dovere fermare le automobili un giorno sì e l'altro pure. Già fino ad oggi, con il limite meno "severo" dei 55 microgrammi, sono stati una cinquantina i blocchi parziali dei veicoli più inquinanti, praticamente uno ogni quattro giorni. Dal primo gennaio se non si correrà ai ripari sarà peggio, con blocchi totali ancora più numerosi dei due vissuti (fino ad ora) nel 2004. Per questo in Campidoglio, oltre ad aggrapparsi alle targhe alterne, oltre a richiedere a gran voce da Regione e Governo risorse per interventi strutturali, stanno ragionando su come colpire alcuni degli imputati principali alla voce "polveri sottili", vale a dire i motorini di vecchia generazione, quelli a due tempi. «Attualmente sono circa un sesto di quelli circolanti a Roma - spiega Di Carlo - vale a dire centomila su circa seicentomila». In mancanza, almeno per ora, di fondi per incentivare la rottamazione, l'assessore alla Mobilità indica una ricetta: «Blocco totale nel 2007. Intanto però possiamo andare gradualmente allo stop dei motorini più inquinanti prima all'interno della ztl, poi dell'anello ferroviario. Fra l'altro, con il problema del patentino che ha appiedato molti ragazzi, la presenza di scooter sulle strade è comunque diminuita».