Via libera del Comune al nuovo inceneritore
ENTRO IL 2009 PRONTO L'IMPIANTO AL GERBIDO E UN ALTRO NELLA ZONA NORD
29 September, 2004
Calgaro: un altro passo verso la realizzazione del termovalorizzatore Si risolverà il problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti in città Giuseppe Sangiorgio Inceneritore al Gerbido, un secondo impianto più piccolo a Nord di Torino, probabilmente nel Canavese. L\'Amiat passerà il suo 73 per cento di azioni Trm (Trattamento rifiuti metropolitani) al Comune, mentre il restante 27 per cento verrà distribuito ai Consorzi di bacino, formati, tutti, da enti locali, con la possibilità di dare incarico alla società di avviare la progettazione dei nuovi impianti, in modo da poter porre in funzione il nuovo inceneritore entro il 2009. Quasi tutte cose note, su cui, ieri, la giunta municipale ha posto il proprio suggello, approvando il protocollo d\'intesa siglato con i Consorzi di bacino ed i Comuni interessati all\'operazione, il 23 settembre a Palazzo Cisterna. Soddisfatto il vice sindaco Marco Calgaro, con delega alla gestione del «pacchetto rifiuti». «Si tratta - dice - di un ulteriore passo avanti verso la realizzazione del termovalorizzatore». Il documento, approvato ieri definisce il percorso che porterà, nel 2009, ad accendere l\' inceneritore del Gerbido e quindi al compimento di un nuovo sistema integrato di raccolta differenziata che, a giudizio del vice sindaco, avrà un peso assai importante per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti dalle quattrocentomila famiglie che vivono sotto la Mole e nei maggiori centri della provincia, tutti impegnati a raggiungere entro quell\'anno una quota media del 50 per cento. «Dopo sette anni di dibattiti, controversie, tira e molla siamo di fronte ad uno snodo decisivo, che testimonia i buoni rapporti instaurati con la Provincia e con il Consorzio dell\'area Sud-Ovest». Insomma il tabellino di marcia verso la soluzione di un problema - la collocazione dell \'impianto - che pareva irrisolvibile, procede nel rispetto dei tempi stabiliti nella scorsa primavera. In più, c\'è l\'impegno della Città con i Consorzi ed i Comuni che hanno sottoscritto il protocollo, ad acquisire le quote Amiat in Trm, che costituiscono il 73 per cento delle azioni. La stessa Trm (che avrà nel consiglio di amministrazione rappresentanti dei Comuni che fruiranno del servizio), successivamente, avrà l\'ncarico di formulare i progetti e di gestire la costruzione e la conduzione del nuovo impianto. Contemporaneamente al procedere della realizzazione dell\'inceneritore i Comuni dovranno avvicinarsi ad una quota di raccolta differenziata, del 50 per cento, obiettivo che dovrà essere raggiunto nel 2009. «Il che - commenta Calgaro - vorrà dire che la raccolta rifiuti, \"porta a porta\" dovrà partire subito, entro l\'autunno». E, da subito, partiranno anche le ricerche per «identificare il sito di un secondo termovalorizzatore», da costruire nella zona Nord della provincia. Torino, d\'accordo con gli altri Comuni interessati si è pure impegnato «ad armonizzare le compensazioni tra il centro sede del termovalorizzatore e le realtà limitrofe, nel raggio di 2 mila metri dal baricentro dell\'impianto, utilizzandone, fra l\'altro, il calore prodotto per il teleriscaldamento in tutta l\'area adiacente. E per chi abita sempre a duemila metri, saranno applicate tariffe di smaltimento e raccolta rifiuti contenute.