Gerbido, un «sorvegliato speciale»
SINDACI DELLA ZONA OVEST NON «ABBASSANO LA GUARDIA» MA NON RINUNCIANO A COLLABORARE
29 September, 2004
Patrizio Romano Anche se non sembrano disposti a diventare emuli del sindaco di Acerra, i primi cittadini della Zona Ovest, a sentir parlare di termovalorizzatore, si scaldano ancora. Rispetto a qualche mese fa sono meno aggressivi, ma non remissivi. «Certo, c\'è più calma oggi - ammette il sindaco di Grugliasco Marcello Mazzù -, abbiamo fatto un Consiglio comunale aperto e si è discusso, animatamente, ma si è discusso. Ed è un passo importante». Per questo non vuol sentir parlare di fare barricate. «Non si deve demonizzare e non vogliamo fare come Acerra - spiega -. Questo problema deve essere risolto nel modo migliore». Ma su alcuni temi restano fermi. «Ci sono quattro punti su cui non siamo disposti a cedere - afferma Carlo Marroni, sindaco di Orbassano -. Il controllo pubblico dell\'impianto, il trasferimento della Servizi Industriali, il potenziamento della raccolta differenziata e l\'uso di materiale pre-trattato per l\'inceneritore». Un poker di proposte su cui non retrocedono. «Noi siamo responsabili e accettiamo anche di subire le critiche dei nostri cittadini - sentenzia -, ma ognuno, Torino compresa, deve ingoiarsi la sua parte di rospo. Non permetteremo a nessuno di fare la parte del leone». Perché in fondo quella del Gerbido è una soluzione che ancora non piace. E se è stata accettata lo è stata a malincuore. «Abbiamo messo una serie di paletti nel protocollo d\'intesa - indica il sindaco di Rivoli Guido Tallone -, e faremo tutte le pressioni possibili perché si mantengano gli accordi». Una promessa che vale doppio, visto che dopo il balletto delle posizioni tra lui e il suo predecessore Boeti, aveva ricevuto accuse di «doppiogiochismo». «Niente di più falso - sbotta -, le mie scelte sono in continuità con quelle precedenti, che erano per una soluzione ragionata a un problema oggettivo». Ma qualcuno di questo «buonismo» ne ha piene le tasche. «E\' un anno e mezzo che lottiamo contro lo strapotere di Torino - ricorda il sindaco di Beinasco Gilberto Giuffrida -, prima eravamo tutti d\'accordo contro le scelta del Gerbido, ora qualcuno ci ha traditi». Perché lui il problema lo sente alle porte. «Siamo accerchiati - dichiara -: Servizi, Caat, casello autostradale, circonvallazione, scalo ferroviario e ora anche i camion di rifiuti su strada del Portone. Una sciagura. Questo protocollo d\'intesa è un gravissimo atto di prepotenza da parte di Torino, Provincia e Regione».