Auto inquinanti, piano per aumentare il bollo - dal Corriere della Sera dell'8/10
Il ministero dell’Ambiente mette sotto accusa soprattutto i gipponi. Lunardi: targhe alterne contro il caro-petrolio
08 October, 2004
Nel mirino ci sono i gipponi, i potenti fuoristrada che ormai in gran numero circolano nelle strade cittadine. Ma non solo quelli, visto che l’obiettivo del ministro dell’Ambiente, Altero Matteoli, è scoraggiare l’acquisto e l’uso delle automobili più inquinanti. Così è in arrivo una revisione del bollo auto, o meglio un meccanismo di tassazione differenziata «in funzione delle emissioni e dei consumi specifici» dei veicoli. Il provvedimento potrebbe anche essere inserito in un collegato alla Finanziaria magari sotto forma di delega al governo: «Stiamo completando lo studio di fattibilità su tutti i veicoli, prende in considerazione vari parametri dai consumi alla cilindrata, dal carburante usato alle emissioni. Se riusciamo a finire in tempo e se ci sarà l’accordo politico l’intervento potrebbe andare con il collegato alla Finanziaria. Altrimenti, è mia intenzione prevedere un provvedimento ad hoc per il Consiglio dei ministri» ha spiegato ieri Matteoli precisando che, trattandosi di una misura fiscale, la questione dovrà essere discussa col ministro dell’Economia, Domenico Siniscalco. Il quale ha peraltro già previsto in Finanziaria di sbloccare le maggiorazioni del bollo auto destinate alle Regioni. I TEMPI - Il superbollo sui gipponi potrebbe scattare in tempi non troppo lunghi. Anche se il ministero dell’Ambiente, come ha detto Matteoli, sta ancora approfondendo il meccanismo e occorre sciogliere l’interrogativo sull’uso del gettito derivante dalla tassazione differenziata che secondo il sottosegretario all’Ambiente Roberto Tortoli dovrebbe servire «a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle aree che presentano maggiore criticità». Il ministero, ha annunciato Tortoli, peraltro «si è già attivato» per fornire i dati raccolti ai sindaci e ai governatori delle Regioni a sostegno di eventuali provvedimenti di stop alla circolazione dei veicoli più inquinanti. Potrebbe tornare in campo il meccanismo delle targhe alterne anche se la misura non avrebbe a che fare con la lotta allo smog, ma col risparmio energetico. Da Lussemburgo, dove si è svolto il vertice dei ministri dei Trasporti Ue, il ministro italiano Pietro Lunardi ha proposto appunto di limitare la circolazione delle auto per contrastare gli effetti del caro-petrolio. Quanto ai fuoristrada e alle super-jeep «il superbollo non basta, io i mezzi inquinanti li eliminerei» ha detto Lunardi. IL MODELLO FRANCESE - La revisione del bollo sarebbe un’«eco-tassazione», come l’ha chiamata Ermete Realacci deputato della Margherita e presidente onorario di Legambiente. Il quale si trova d’accordo con Matteoli sul modello a cui ispirarsi, quello che entrerà in vigore già il 1° gennaio 2005 in Francia. Un sistema di incentivi-disincentivi, bonus-malus destinati a favorire l’acquisto delle vetture meno inquinanti. A queste ultime andrebbero, sotto forma di incentivi, i proventi delle maggiori tasse applicate sulle auto che invece inquinano parecchio. Due saranno i criteri usati, ha ricordato Realacci: «Le emissioni di CO2 e quelle di particolato fine». Dei 2 milioni di vetture vendute in Francia ogni anno «la metà saranno interessate dal provvedimento. Circa 640 mila vetture, che emettono meno di 140 grammi di CO2, beneficeranno di un bonus, fino ad un massimo di 700 euro. Le restanti 350 mila, grosse consumatrici di carburante, che emettono più di 180 grammi CO2, saranno penalizzate con un aggravio sul prezzo di listino variabile dai 400 ai 3.200 euro». Stefania Tamburello