Ambiente: ecco il superbollo per le auto che inquinano di più - da la Repubblica on line del 7/10
Presentato il provvedimento antismog. Sarà inserito nel collegato della Finanziaria.
08 October, 2004
Ma non colpirà solo i fuoristrada. Allo studio la tabella per individuare i modelli. Ecco il famoso "provvedimento anti Suv": un superbollo che colpisce le macchine che inquinano di più. Il meccanismo di tassazione è tutto da definire, ma si sa che questo provvedimento finirà nel collegato alla finanziaria. E che quindi in breve tempo diventerà realtà. Come annunciato dal presidente onorario di Legambiente Ermete Realacci, è stato messo a punto un meccanismo che non penalizzi tutti i Suv, ma solo quelli che inquinano di più. "Segnando" però sulla lavagna dei cattivi anche supercar e ammiraglie dagli elevati consumi. E qui è difficile sbagliare perché in sede di omologazione le varie emissioni tossiche sono registrate con precisione assoluta. Lo scopo è chiaro: "Scoraggiare l'acquisto, soprattutto in città, delle macchine che consumano di più". Questo, in estrema sintesi, il progetto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio annunciato dal sottosegretario Roberto Tortoli nell'ambito della risposta all'interrogazione del deputato della Margherita Ermete Realacci sul problema dei Suv in città. "Gli introiti derivanti da un tale meccanismo fiscale - ha detto Tortoli - sarebbero opportuni nella misura in cui gli stessi fossero utilizzati allo scopo di finanziare interventi volti a ridurre l'inquinamento atmosferico nelle aree che presentano maggiori criticità". Ma come si arriverà a questa tassazione? E quali saranno le auto coinvolte? Per ora è ancora tutto da definire, ma Tortoli ha evidenziato la necessità di "un accurato studio di fattibilità che analizzi nel dettaglio i consumi, le emissioni, le percorrenze medie riferite alle categorie di veicoli più diffuse in ambito urbano". Questo vuol dire, probabilmente, anche "sconti" se le auto in questione circolano poco. Ma visto che non esistono statistiche precise sui km percorsi in base alla tipologia di veicolo, è molto probabile che l'ultima idea di Tortoli sia destinata a naufragare. E che la tassa sarà applicata solo in base alle emissioni di C02. Al Ministero - comunque - sono già al lavoro, e fra poco ne sapremo di più. Nel frattempo, grande soddisfazione è stata espressa da Realacci: "Siamo ad una svolta - ha affermato perchè per la prima volta in Italia non vengono ignorate le indicazioni di Kyoto. Una colpa grave dell'attuale governo, ma - bisogna essere onesti - anche del precedente dell'Ulivo". Diverso il parere di Salvatore Pistola, presidente dell'Unrae, l'associazione dei costruttori esteri in Italia: "Esistono delle omologazioni - afferma - e i veicoli in base proprio a queste severissime omologazioni vengono poi autorizzati a circolare. Esistiono poi dei provvedimenti estemporanei che di tanto in tanto vengono presi. Così in Italia abbiamo ancora un circolante pieno di vetture non catalizzate e automobilisti schiacciati dalle tasse. Certo che il superbollo - continua Pistola - non risolve i problemi dell'ambiente. Perché questo incide poco sui veri fattori inquinanti della città. Ci dobbiamo solo augurare di trovare iniziative valide e non di facciata, fermo restando il diritto alla mobilità. Iniziative estemporanee, pensate male non possono avere un risultato tangibile. Una sola cosa è certa: fra rispetto sulle normative del riciclaggio, la lotta alla riduzione dei consumi, le nuove regole per la protezione dei pedoni, l'industria dell'auto è chiamata a fare sforzi enormi. Che avranno un sicurio riflesso sul costo delle auto" VINCENZO BORGOMEO