Milly Moratti: da Albertini e Formigoni un silenzio offensivo
"Non decidono contromisure e intanto la gente si ammala"
11 October, 2004
Le chiusure del traffico decise 2 mesi prima non servono, meglio basarsi sulle previsioni meteo a 48 ore Quando farà freddo e saranno accesi i riscaldamenti le conseguenze saranno più gravi CATERINA PASOLINI Un silenzio inaccettabile, offensivo per tutti i cittadini», dice Milly Moratti, consigliere comunale di Miracolo a Milano. Quale silenzio? «Quello di Formigoni e Albertini sul problema inquinamento. L´aria a Milano in questi giorni è irrespirabile, sopra i livelli considerati di allarme dall´Unione Europea. Qui c´è solo mala aria e loro zitti. Sembra quasi che non gli interessi la salute dei cittadini. Ha ragione il Codacons ad avere presentato un esposto contro sindaco e presidente della Regione, perché la salute è un diritto». Parliamo di inquinamento reale. «A Milano in questi giorni il Pm 10 ha superato i cento microgrammi al metro cubo. Secondo l´Europa la soglia di allarme è a 55, ma qui nessuno reagisce. E la cosa più grave è che siamo già in questa situazione di inquinamento pesante ad ottobre, senza che neppure sia stato acceso il riscaldamento. Lo stato dell´aria non potrà che peggiorare quando verrà il freddo. E con esso la salute dei cittadini. Eppure nessuno si muove». Tutti fermi? «Forse Formigoni e Albertini non hanno fiducia nella gente, nella capacità di comprensione dei milanesi, per cui non si curano neppure di informarli. Io invece sono convinta che se spieghi alla gente com´è la situazione, di quanto l´inquinamento metta a repentaglio la salute, tutti sono pronti a fare qualche sacrificio». Più inquinamento più malattie? «È provato, le polveri fanno venire allergie, asma, provocano il cancro al polmone e difficoltà respiratorie nei più piccoli. Alle materne ormai è una cosa comune vedere i bambini con la pompetta, perché non riescono a respirare». In cifre significa? «Quattrocento persone che si ammalano ogni anno a Milano per colpa dell´inquinamento che supera la soglia di allarme». Cosa propone? «I blocchi decisi due mesi prima non hanno senso, magari quel giorno c´è vento e l´aria è pulita. Si potrebbero invece mettere insieme i dati dell´inquinamento con le previsioni meteo a 48 ore che sono molto precise, così si può sapere se arriverà pioggia che spazzerà via le polveri oppure no, e decidere di conseguenza un blocco del traffico. Blocco che secondo me ha soprattutto valore educativo». E sul fronte della circolazione in città? «Bisogna favorire l´uso dei mezzi collettivi, bus e car pooling. Un idea sarebbe di proporre alle grandi aziende un ticket, come i buoni pasto, ma per il car pooling». E per i riscaldamento? «Sfruttare le fonti alternative. Sole e vento a Milano sono rari, allora perché non puntare sul geotermico, le pompe di calore che si usano al Castello. La terra produce calore ininterrottamente, basta fare un buco in profondità e avere una scorta di energia inesauribile». E sulla richiesta della Regione di vietare l´uso di oli combustibili per il riscaldamento? «Sono d´accordo. È giusto che la Lombardia dia indicazioni e divieti, se pensa che siano un pericolo per la salute. E mi spiace per chi sperava di far polemiche familiari, mio marito non si occupa di oli combustibili e non fa parte dell´Assopetroli».