LEGAMBIENTE: “MILANO È AUTOSUFFICIENTE, UN NUOVO IMPIANTO SERVE PER IMPORTARE RIFIUTI DA FUORI REGIO
CONVENIENZA DELLA TERMOVALORIZZAZIONE? SOLO UNA BOUTADE ELETTORALE. L'ENERGIA PRODOTTA DAGLI INCENERITORI COSTA 3 VOLTE IL PREZZO DI MERCATO.
12 October, 2004
“La scelta di costruire un nuovo forno inceneritore a Milano dovrebbe fare insorgere, non solo gli abitanti della zona sud dove verrà localizzato, ma tutti i milanesi. Dire che la città ne ha bisogno è una colossale bugia. Amsa sa bene che, per Milano, Silla 2 basta e avanza. Un nuovo impianto significa solo importare rifiuti da fuori. Da dove arriveranno ce lo dica Albertini, forse dalla Campania?”. E\' dura la reazione di Legambiente, affidata alle parole del presidente regionale Andrea Poggio, all\'ipotesi di un nuovo inceneritore. Gli esempi non mancano. Basti pensare che i forni in corso di autorizzazione in Lombardia ormai dichiarano senza problemi di servire a soddisfare l\'import: la terza linea dell\'inceneritore di Brescia brucerà i rifiuti della Toscana, mentre a Mortara si andrà a caccia dell\'immondizia prodotta in Piemonte. “Per non parlare della falsa convenienza della termovalorizzazione – rincara la dose Poggio -. Non tutti sanno che, grazie a incentivi pubblici perversi, paghiamo l\'energia elettrica prodotta dagli inceneritori il triplo del prezzo di mercato. E a pagarla siamo noi con le bollette elettriche. Almeno fino a quando l\'Europa non cancellerà i finanziamenti occulti ad un settore industriale assistito come quello dell\'incenerimento dei rifiuti”. Legambiente annuncia opposizione ad oltranza a quella che ha tutta l\'aria di una boutade elettorale: non è possibile aprire i cantieri entro un anno di un progetto senza luogo, il citato comune di Opera non ci risulta ne sappia qualcosa, e senza valutazione di impatto ambientale”.