Rifiuti, Italia "così così"
Giudizio quasi sufficiente per il nostro paese per l'Iswa, l'International solid waste association che tiene a Roma il suo congresso mondiale: "Ancora troppo bassi i risultati sulla quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata, specie al centro e al Sud". Da Ecosportello News
18 October, 2004
Promossi i sistemi di selezione e compostaggio, con produzione di compost e CDR, i sistemi di riciclo strutturati sui consorzi di filiera, la tecnologia ed il know-how delle nostre aziende, che esportano la propria esperienza in tutto il mondo, lo spazzamento nelle città. Questo il giudizio dell'Iswa, l'Associazione internazionale rifiuti solidi, che apre il suo congresso mondiale a Roma (proseguirà fino al 21 ottobre). Il sistema Italia, dunque, rappresenta oggi una realtà importante che, nonostante le aree di criticità esistenti, offre esperienze importanti di gestione integrata ed ambientalmente compatibile dei rifiuti. In generale però il voto medio tende alla sufficienza e riflette nel dettaglio alti e bassi proprio come sul territorio: aree di eccellenza e zone di criticità sulle quali c'é molto lavoro da fare. "Produciamo troppi rifiuti - è scritto in una nota -, che crescono di più dell'aumento di popolazione; ancora troppo bassi i risultati sulla quantità di rifiuti raccolti in maniera differenziata, specie al centro e al Sud; insufficiente il contributo della termovalorizzazione e decisamente troppo elevato il ricorso alla discarica." Queste le "materie" in cui l'Italia dei rifiuti ha bisogno ancora di investimenti, di risorse, energie e del contributo dei cittadini in un'ipotetica pagella del sistema di gestione nazionale. Il Congresso, che riunisce al Palazzo dei Congressi circa 1.000 partecipanti provenienti da oltre 40 paesi di tutto il mondo - rappresenta il principale appuntamento mondiale, che torna in Italia dopo 30 anni, per discutere della questione rifiuti nei molteplici aspetti collegati in ambito ambientale, sociale, economico e soprattutto quale problematica di dimensioni planetarie. "Il Congresso di Roma è una tappa importante della definizione delle linee strategiche di azione di ISWA per i prossimi anni - ha dichiarato N.C. Vasuki, presidente di Iswa International. Il Manifesto programmatico che presentiamo in questa sede - ha aggiunto - ci afferma ancora come partner internazionale dei principali soggetti deputati allo sviluppo di sistemi di gestione sostenibili, come UNEP e World Bank, per affrontare il problema rifiuti in tutto il mondo, mettendo a disposizione le esperienze e le tecnologie più avanzate". Carlo Noto La Diega ha aggiunto che "in Italia esistono esperienze, tecnologia, capacità gestionali che ci collocano tra i paesi all'avanguardia nel settore della gestione dei rifiuti e che dobbiamo tradurre in risultati di efficienza sempre migliori". "Il confronto con esperti da tutto il mondo - ha detto ancora Noto La Diega - conferma i nostri primati: oggi le aziende italiane che si occupano di rifiuti esportano tecnologia in tutto il mondo come l'Australia, il Canada, il Giappone, la Spagna, con importanti rapporti commerciali anche con molti Paesi emergenti o in via di sviluppo come Brasile, Egitto, Senegal, Venezuela, Romania".