Tutti gli assessori all’ambiente dei capoluoghi di provincia veneti hanno firmato la seconda “Carta di Padova”, ovvero una linea comune sui provvedimenti antismog. I mezzi non catalizzati saranno bloccati per due giorni alla settimana (giovedì e venerdì dalle 7.30 alle 19) dal 4 novembre al 23 dicembre e dal 7 gennaio al 25 marzo. Tali provvedimenti sono da intendersi come “misura minima”: i comuni potranno decidere autonomamente eventuali estensioni dei blocchi. Inoltre i Comuni hanno garantito due domeniche ecologiche (che difficilmente saranno programmate in contemporanea in tutte le città) nel periodo indicato. Analogamente, anche tutti i provvedimenti che investiranno le auto catalizzate (su tutti la circolazione a targhe alterne) saranno demandati ad ogni singolo comune. Confermati dunque i due giorni di targhe alterne a Venezia-Mestre e Padova, Treviso sembra intenzionata a blocchi soft (solo a partire da gennaio e con esclusione dei residenti), Verona e Vicenza a estendere il blocco per i non kat a 5 giorni alla settimana, limitando però le targhe alterne ai soli non residenti. Rovigo ancora non ha deciso sulle targhe alterne, ma sembra intenzionata a non applicare il provvedimento; stessa situazione di incertezza, ma con orientamento opposto per Belluno: probabilmente le targhe alterne ci saranno, ma sono da stabilire tempi e modi.