«Vogliamo più tram in centro»
I sindacati: il mezzo pubblico è penalizzato
02 November, 2004
Emanuela Minucci «La qualità dei rapporti con l’amministrazione lascia sempre più a desiderare. Gli incontri con l’assessore Sestero sono sempre meno facili da ottenere. Ma accade di peggio: quando finalmente ci riceve non accoglie mai le nostre proposte...». All’ira degli ambientalisti, «contro le attuali politiche del traffico», ieri si è aggiunta quella dei sindacati «preoccupati dall’adozione di provvedimenti che penalizzano la parte più povera della popolazione come i pensionati e gli immigrati». In una conferenza stampa congiunta, Vanna Lorenzoni, segretaria della Camera del Lavoro della Cgil, si è seduta al fianco di Eva Biginelli, Emilio Soave, Maria Teresa Roli e Alba Di Carlo. I più agguerriti critici dell’assessorato alla Viabilità (gli ambientalisti che stanno dietro il ricorso al Tar di piazza San Carlo, per capirci), si sono uniti al sindacato - erano presenti anche rappresentanti di Cisl e Uil - in un incontro intitolato «C’era una volta il trasporto pubblico in area centrale». Al fianco degli esponenti di Italia Nostra, Legambiente, Comitato Largo Respiro e Pronatura, anche studenti e rappresentanti dei taxisti. Uniti per protestare contro l’eliminazione delle corsie preferenziali da via Lagrange e via Carlo Alberto (insieme con lo spostamento di tutti i mezzi pubblici sull’asse di via Accademia Albertina), ma anche contro il ritardo dell’istituzione di una Ztl allargata proibita ai veicoli non ecologici. In realtà questa delibera doveva essere approvata entro la fine del mese, ma la giunta ha dovuto attendere ancora qualche giorno. Ora si parla di martedì, ma non è ancora stata decisa la data dello stop delle auto non catalitiche nel maxi-quadrilatero centrale per cinque giorni al mese. Numerose le voci intervenute: da Claudia Allasia, a nome del comitato residenti in via Accademia Albertina («temiamo molto il passaggio di bus e tram pesanti: la nostra è una via piccola e tremano i lampadari») a Emilio Soave di Pronatura: «Nelle vie riservate al mezzo pubblico come via XX Settembre il controllo è soltanto virtuale, e una volta il centro città era molto meglio servito dai tram». Che cosa chiedono gli ecologisti e i sindacati? In sostanza che l’assessore Sestero ripristini il passaggio dei mezzi pubblici e delle corsie preferenziali in via Lagrange, e che non si facciano passare tutte le linee «forti» di Gtt in via Accademia Albertina «troppo piccola per sopportare un così massiccio passaggio». Anche gli studenti di Palazzo Campana (ieri presenti all’incontro) hanno presentato una raccolta firme che ha oltrepassato la quota di 300 adesioni per ottenere il ripristino del tram in via Lagrange.