Lo stop ai motori divide ancora
Lo smog resta basso anche grazie al tempo. Mezzi pubblici presi d´assalto e quasi duemila multe
22 November, 2004
Oriana Liso Un grazie ai cittadini che hanno lasciato le auto in garage dal presidente della Regione Roberto Formigoni. E folla sui tram, in metropolitana, nei parchi e nelle strade di Milano. Perché se sulla sua utilità i pareri sono diversi, la prima domenica a piedi di quest´inverno è stata accolta di buon grado dai milanesi, soprattutto dai più giovani, che per l´intera giornata di ieri si sono \"appropriati\" della città. Un bilancio positivo, quindi, per il provvedimento anti-smog voluto dalla Regione. Complice il sole, certo, che ha spinto molta gente fuori casa, nonostante la temperatura rigida. A piedi, tanto che i 637 vigili che hanno presidiato le strade, alle otto di ieri sera avevano fatto 8.903 controlli e staccato 1.970 multe (quasi 300 in più della prima domenica senza auto dell´anno scorso). In generale si sono visti quasi solo mezzi pubblici (con code alle fermate e ressa in metrò), taxi, auto elettriche e podisti che si allenavano per la maratona. «I cittadini - ha detto il presidente Formigoni - hanno compreso che la giornata di fermo serve a ridurre l´inquinamento in un periodo molto critico dell´anno e nelle condizioni climatiche molto difficili di questi giorni». Il Pm10, il temuto agente inquinante che ci costringerà ad altri due stop (a gennaio e febbraio), ha toccato i suoi valori più bassi sabato, dopo 24 ore di forte vento. La centralina di Juvara ha segnato 17 milligrammi per metro cubo, quella di Verziere è scesa fino a 22. Ieri all´ora di pranzo, però, i valori erano risaliti fino a quota 25. Un bilancio positivo, si diceva. A patto che si specifichi cosa ci si aspettava da questa domenica. «Certo, una domenica a piedi ogni tanto alla gente non dispiace. Ma se provassimo a trasformarla in un blocco fisso, la reazione sarebbe ben diversa», spiega l´assessore al traffico Giorgio Goggi. Che sottolinea come tanti milanesi, in una domenica così, vivono problemi grandi e piccoli, come quello di genitori anziani bloccati in casa. «Noi puntiamo molto sugli altri provvedimenti antitraffico - aggiunge l´assessore - come la sosta a pagamento e le isole pedonali. Le domeniche a piedi lasciamole come provvedimento straordinario. A chi pensa che servono a educare la gente ad andare a piedi, rispondo che è un´idea un po´ nazista». Toni più leggeri dall´assessore all´ambiente Domenico Zampaglione: «I milanesi hanno dimostrato alto senso civico. Le domeniche a piedi accrescono la sensibilità ambientale, fanno apprezzare gli aspetti architettonici di Milano e favoriscono la socializzazione». Polemizza sulla scelta dei tempi Chiamamilano: «Il blocco sarebbe servito giovedì scorso, quando il Pm10 era alle stelle: la Regione programma i blocchi con troppo anticipo, quando invece basterebbero 48 ore». E Pierfrancesco Majorino, coordinatore cittadino dei Ds, aggiunge: «Bene la domenica a piedi, ma si abbia il coraggio di farlo diventare un appuntamento continuativo». Chissà cosa ne pensano i tifosi che ieri, a San Siro, hanno srotolato uno striscione che, senza mezze parole, contestava il blocco voluto dal presidente Formigoni. Soddisfazione invece arriva da Gigi Riccardi, presidente della Fiab: centinaia di milanesi hanno partecipato alle iniziative su due ruote, con appuntamento finale in piazza Duomo per un´artistica foto ricordo. Finita la festa per ciclisti e pedoni, oggi le auto tornano a circolare. Non tutte, però: il blocco per i veicoli non catalizzati resta dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19.