Il TAR del Piemonte conferma il
Respinta l'istanza di sospensione proposta dal quartiere Campidoglio Borgovecchio
22 November, 2004
Il TAR del Piemonte ha respinto l’istanza di sospensione della raccolta "porta a porta" proposta dai cittadini del quartiere Campidoglio Borgovecchio di Torino.
L’ordinanza in questione disporrebbe - riferisce l’avv. Francesca Galdini che la raccolta differenziata “avvenga concordando con i condomini il miglior modo possibile"
“Ma l’accordo tra noi e l’AMIAT non c’è mai stato –e nonostante i nostri tentativi di dialogo per verificare insieme le modalità di ritiro ottimali, prima ci siamo visti recapitare nei cortili i bidoni per la raccolta -per i quali manca uno spazio plausibile-e dopo abbiamo dovuto pagare una cooperativa che provvedesse al loro trasferimento in strada; infine abbiamo deciso di fare ricorso”.
La Galdini dice che la loro volontà è quella di andare a fondo " dei diritti che l’ordinanza prevede".
Ma “questo tipo di raccolta impone la presenza nei cortili di contenitori per carta, vetro, lattine, plastica, organico e indifferenziato. A questo dovere si può venir meno solo nel caso in cui ci siano dei problemi oggettivi come la mancanza del cortile ” replica l’avvocato del Comune di Torino Maria La Cognata.
"Concordando" non significa che i bidoni stanno nel cortile solo se i condomini sono d'accordo, ma significa che nella misura del possibile si concorda dove metterli all'interno del cortile.
Del resto il senso del "porta a porta" è quello di responsabilizzare a livello condominiale per poter quindi operare anche un controllo sull’effettiva differenziazione dell’immondizia.
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