Divisi nella guerra contro l’inquinamento
PER DUE GIORNI LE VECCHIE AUTO FERME A BORGARO, CHIVASSO, COLLEGNO, GRUGLIASCO, IVREA, MONCALIERI, NICHELINO, VENARIA, CARMAGNOLA
26 November, 2004
Il provvedimento potrebbe essere presto adottato da altre amministrazioni. Torino, invece, attuerà il blocco solo dal 10 gennaio e per 5 giorni la settimana. Stop alle non catalitiche da dicembre in 9 Comuni della cintura Alessandro Mondo Posizioni diverse sul blocco per i veicoli non catalizzati. Dopo mesi di discussioni e di «tavoli» i fatti ripropongono la divergenza di vedute fra Torino ed una parte consistente dei Comuni dell’area metropolitana, decisi a non seguire il capoluogo nella sua scelta. La ricordiamo: stop alla circolazione dal lunedì al venerdì (7,30-18,30) solo nella cosiddetta «Ztl ambientale». Per intenderci, l’area vietata alle auto durante le domeniche ecologiche. Si partirà il 10 gennaio. Così a Torino, mentre è di ieri la notizia che nove Comuni hanno deciso di rompere gli indugi riproponendo il blocco bisettimanale per i mezzi non catalizzati già adottato lo scorso anno: stop ai veicoli non ecologicamente corretti - auto a benzina ante 1993, diesel ante 1997 - su tutto il territorio urbano il mercoledì e il giovedì con orario 7,30-19. Si parte a dicembre. Dove? A Borgaro, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Venaria, Carmagnola. Questi i Comuni che hanno già comunicato alla Provincia la decisione di riconfermare il provvedimento inserito nel Piano anti-smog 2003-2005. Altri stanno ancora valutando il da farsi. Stando agli uffici dell’assessorato provinciale alla Qualità dell’aria, nei prossimi giorni dovrebbero unirsi alla partita anche Volpiano, Alpignano e Chieri. Punto interrogativo per Rivoli, Settimo, Beinasco e Orbassano. Durante l’incontro svoltosi ieri negli uffici di via Valeggio la Provincia - d’intesa con le associazioni di categoria - ha proposto una «finestra» (10,30-13) per consentire ai mezzi commerciali non catalizzati la circolazione nei due giorni di stop: anche in questo caso, l’ultima parola spetterà ai Comuni. «La settimana prossima porterò in giunta la delibera che conferma il piano di azione per il 2005 e se lo smog peggiorerà inviterò le amministrazioni ad adottare le targhe alterne - spiega l’assessore Dorino Piras -. Restando alle non catalitiche, purtroppo il quadro delle misure sul territorio non sarà uniforme ma la Provincia ha solo potere di coordinamento: la scelta spetta ai Comuni, in piena autonomia. Premesso questo, così non si può andare avanti: o si cambiano le regole o in futuro non accetteremo di avallare politiche che riteniamo inefficaci». Il messaggio è rivolto alla Regione. Da parte sua Palazzo civico, nella persona dell’assessore all’Ecologia Dario Ortolano, rivendica con forza la propria scelta: «Noi ragioniamo sui dati. Quelli dello scorso anno hanno dimostrato come il blocco bisettimanale delle non catalitiche sia stato irrilevante. Torino ha optato per un provvedimento duraturo in un’ampia zona centrale, tale da incidere effettivamente sulle emissioni. Non solo. Se la qualità dell’aria dovesse peggiorare, siamo pronti a partire con le targhe alterne».